Ha riaperto giovedi 23 novembre a Massenzatico, alla periferia di Reggio Emilia, alla presenza delle massime autorità cittadine e dei vertici delle cooperative, il supermercato Coop, con musica, tanta gente e gnocco fritto per tutti.
Per il mondo della cooperazione si tratta di un luogo iconico, dove, anche grazie alla donazione di Camillo Prampolini, che all’epoca regalò alla bisogna un terreno di famiglia, sorse alla fine dell’800 una delle prime Case del Popolo italiane. A Massenzatico, proprio nel 1893, quando fu inaugurata la storica coop di consumo, realizzata grazie al lavoro volontario di operai, contadini e cittadini, si tenne anche un celebre Congresso del Partito Socialista Italiano.
Si tratta dunque di un negozio di prossimità, pensato per la comunità locale, ben diverso da altre grandi superfici commerciali sorte negli ultimi decenni nella cintura di Reggio Emilia.
Per la cooperazione vuole essere un ritorno alle origini, che sono quelle di Camillo Prampolini, il socialista e cooperatore reggiano pesantemente osteggiato negli anni ‘20 (e anche dopo, infatti non è mai stato nel Pantheon del Pci) dai comunisti italiani e dai bolscevichi per le sue posizioni gradualiste e riformiste.
Curiosità: la celebre frase di Camillo Prampolini “Uniti siamo tutto, discordi siamo nulla” (nota anche nella versione “Uniti siamo tutto, divisi siamo canaglia”) in realtà non è di Camillo Prampolini, ma risale alla Rivoluzione Americana. Infatti la frase “United we stand, divided we fall” fu pronunciata per la prima volta nel 1768 da John Dickinson, uno dei Padri della Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti d’America.