Firenze – La sicurezza delle donne vittime di violenza deve essere una priorità per la nostra società e per la politica. Una mozione verrà presentata dal M5S in consiglio regionale affiché questo principio diventi concreto anche attraverso la concessione della residenza fittizia alle vittime, quando necessario date le circostanze. “Troppo spesso, infatti, si registrano casi di femminicidi o di nuove violenze subite dalle donne, a causa della conoscenza da parte dell’ex partner del loro luogo di residenza. Per questo motivo, abbiamo protocollato una mozione che impegna la Regione ad attivarsi per la creazione di un sistema omogeneo che permetta la creazione di indirizzi fittizi per le donne e i minori in situazioni di pericolo – si spiega nella nota del M5S – Questi indirizzi, garantendo la residenza anagrafica con i diritti connessi anche per la vittima stessa, potranno fungere da riferimento per le pratiche in cui sia necessario fornire una residenza, oltre che per il ricevimento di comunicazioni, senza che sia noto il loro reale indirizzo.” Ad affermarlo è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana e prima firmataria della proposta.
Per la consigliera,“chi si rende responsabile di atti violenti nei confronti della propria partner difficilmente demorde dai propri intenti, alternando periodi di apparente rispetto delle eventuali prescrizioni ricevute, a episodi in cui, avendone la possibilità, avvicina la vittima. Episodi che non poche volte degenerano in nuova violenza o femminicidi.”
La mozione presentata dal Movimento 5 Stelle potrebbe rappresentare un importante passo avanti nella lotta contro la violenza di genere. Grazie a questo sistema di indirizzi fittizi si potrà impedire all’ex partner la conoscenza dell’attuale luogo in cui la donna si trova, inibendo ogni possibilità di avvicinamento e aumentando la protezione delle donne vittime di violenza.
Secondo la Presidente M5S, “Purtroppo, la notifica di atti giudiziari costituisce ancora oggi un’occasione per l’accusato di avere contezza del luogo dove la vittima si trova. Per questo, è necessario creare un sistema efficace che protegga le donne vittime di violenza e che garantisca loro la possibilità di vivere senza paura. In questo senso, la Regione deve attivarsi anche in sede di Conferenza Stato-Regioni per la creazione di un sistema omogeneo a livello nazionale. Siamo certi che questo impegno sarà condiviso da tutte le forze politiche e che la lotta contro la violenza di genere diventerà una priorità per tutti”.