Al 31 dicembre 2013, nella nostra regione le donne sindaco si attestavano al 12%, ovvero 35 su 287. Considerando che dal 1° gennaio 2014 i comuni toscani sono passati da 287 a 280, con 7 comuni oggetto di fusione e attualmente retti da un commissario, il dato del 12% colloca la Toscana leggermente sopra la media nazionale per presenza femminile nelle istituzioni locali. A livello nazionale invece, secondo dati del Centro documentazione e studi comuni italiani, a luglio 2013 solo l'11,7% dei comuni italiani era amministrato da una donna (939 le donne su 8.018 sindaci del Paese).
Le cose cambiano man mano che si scende verso il Sud: quasi tutti i comuni del nord registrano una partecipazione femminile superiore alla media nazionale. La percentuale più elevata spetta ai comuni dell'Emilia-Romagna (18,8% dei sindaci donna), mentre, dal canto suo la Toscana presenta, insieme all'Umbria, percentuali più alte di tutto il centro sud (incluso il Lazio) dove la partecipazione femminile scende sotto il 10% (con l'eccezione della Sardegna, 12%).
Nel panorama regionale, la provincia in cui la percentuale di sindaci donna è maggiore è Prato (29%, 2 donne sindaco su 7 comuni), seguita da Grosseto (25%, 7 su 28) e Pisa (16%, 6 su 37).
Se si prende in considerazione l'estrazione politica, delle 35 donne sindaco al 31 dicembre 2013, l'83,3% appartiene al centro sinistra (30) e il 16,7% al centrodestra (5). La tornata elettorale del 25 maggio 2014 interesserà in Toscana 23 comuni amministrati da sindaci donna (pari al 66%).
Per quanto riguarda infine la presenza femminile tra gli amministratori e i consiglieri comunali, secondo dati del Ministero dell'Interno, la presenza di amministratrici donne in Toscana si attesta attorno al 27%, mentre tra i consiglieri comunali sale al 31%.