Donne e violenza, Albanese: “Rete di protezione, ma serve uno scatto culturale”

Firenze – Protezione e aiuto da un lato, ma anche un necessario scatto culturale. Mette insieme i due elementi fondamentali per combattere contro la violenza di genere, l’assessora alle parti opportunità Benedetta Albanese, che ieri ha fatto il punto in consiglio comunale.

“La violenza sulle donne continua purtroppo ad essere un tema d’attualità – ha detto Albanese   – e la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è un’occasione che ci permette di ricordare alle donne che subiscono violenza che non sono sole anche grazie ad una rete forte di collaborazione fra istituzioni, associazioni e forze dell’ordine del territorio. Come Comune siamo impegnati in prima fila insieme a varie associazioni cittadine, che ringrazio, ad informare e aiutare le donne affinché trovino il coraggio di denunciare subito la violenza, che non è solo fisica ma anche psicologica”.

Un problema purtroppo molto reale, come è evidente nelle cronache quotidiane e dai numeri. Ad esempio, quelli di Artemisia, che come ricorda l’assessore, pur nn essendo ancora definitivi, segnalano che la questione è ben lungi dall’essere risolta: “Da gennaio ad ottobre 2020 circa 900 donne hanno chiesto aiuto al centro antiviolenza Artemisia, di cui 88 durante il primo lockdown, quando Artemisia, dopo un’iniziale e preoccupante silenzio, ha ricevuto una media di 2,4 telefonate al giorno (il dato definitivo di tutto il 2019 era stato di 985 richieste di aiuto). Il lavoro da fare dunque è ancora molto ma abbiamo una rete di protezione del territorio assai forte”.

Toccando il tema degli strumenti concreti per combattere questa guerra, l’assessora ricorda, “in tema di possibilità di intervento, oltre al fondamentale e capillare lavoro della Prefettura e delle forze dell’ordine, prezioso è anche l’impegno del ‘reparto anticrimine e violenza di genere’ della Polizia Municipale”.

L’assessora Benedetta Albanese

“Si tratta di un reparto il cui personale è stato recentemente implementato e che, oltre a costituire il canale privilegiato per l’attivazione dei servizi territoriali di assistenza, è formato appositamente per svolgere indagini e contrastare reati quali la violenza domestica, la violenza sessuale e lo stalking anche attraverso i social media: nei primi 10 mesi del 2020 la polizia municipale ha trattato 12 casi, eseguito 2 misure cautelari, fatto 27 annotazioni di polizia giudiziaria, a cui si aggiungono 25 informative ad altre forze di polizia e attivato 15 contatti con i servizi sociali e associazioni che operano sul territorio”.

Sul fronte dell’agevolazione di percorsi di reinserimento e recupero di autonomia da parte delle vittime di violenza, ma non solo, anche della creazione di opportunità per ogni donna, l’assessore Albanese ha ricordato che dal 2017 è attivo a Firenze lo sportello InformaDonna. Lo sportello offre un servizio individuale di orientamento e assistenza su lavoro e formazione rivolto alle donne di ogni età e nazionalità; in particolare, nei confronti delle vittime segnalate dalle associazioni offre un servizio mirato ad aiutarle nel percorso di reinserimento formativo e lavorativo per il recupero della propria autonomia. “Uno sportello che non si è fermato durante il lockdown ed è rimasto attivo con lo smartworking  via skype – ha aggiunto Albanese – e che in un anno come questo ha dato risultati molto importanti, seppur ancora parziali nei numeri: da gennaio ad oggi sono state 125 le consulenze effettuate dallo Sportello InformaDonna, il 30% delle quali indirizzate dal centro antiviolenza Artemisia, mentre altre sono state indirizzate da Nosotras, Curandaie, Istituto degli Innocenti, spazio Neo Mamme e Reti di Solidarietà”.

Inoltre, Albanese ha ricordato le zioni concrete “messe insieme dalla rete che si è creata sul territorio per aiutare le donne. Dopo la firma del protocollo con i sindacati per contrastare la violenza di genere, il 26 novembre si riunisce il tavolo fra Palazzo Vecchio e sindacati Cgil, Cisl e Uil  per mettere in sinergia le iniziative che già ci sono a livello territoriale contro la violenza di genere e per metterne in campo di nuove”.

Un altro punto carico di significato è quello dell’informazione. Il 25 novembre sarà inaugurato, ricorda l’assessore,  “il PortaleDonna, un nuovo spazio on line del PortaleGiovani dedicato alle donne della città di Firenze che necessitano di informazioni sui servizi presenti sul territorio a loro rivolti, notizie rilevanti su tematiche di genere, incentivi ed agevolazioni loro rivolte”. Infine, l’aseptto della sensibilizzazione, attraverso “la mostra all’aperto, negli spazi affissioni comunali, delle superwoman di Lediesis, due nuove icone che rappresentano il percorso di emancipazione e consapevolezza della donna in questo complesso periodo storico. Sono inoltre affissi in città manifesti per  la campagna di sensibilizzazione del Comune di Firenze contro gli stereotipi di genere: 8 immagini diverse che sono veicolate attraverso tutti i canali per lanciare a tutti il messaggio ‘Non è una questione di genere’ con lo scopo di attirare l’attenzione di tutti e della bambine, delle ragazze e delle loro famiglie sul tema sempre più sentito delle pari opportunità”.

Senza dimenticare le panchine rosse, simboli universali contro la violenza sulle donne, che in questi giorni vedono nuove installazioni, “per invitare chi le vede a riflettere e con il Q4 sono stati organizzati due incontri on line per ascoltare, riflettere, agire contro la violenza. Inoltre il 25 novembre Teatri d’Imbarco realizzerà un evento online, inserito nel festival dei diritti, contro la violenza di genere legato ad un progetto di approfondimento sul tema della violenza domestica, cui potranno collegarsi gli spettatori del web dal titolo “Il Femminicidio secondo Dostoevskij”.”.

 

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