Firenze – Nella giornata di oggi, giovedì 2 aprile, nelle sale del Consiglio regionale della Toscana si è tenuto un incontro dedicato alle donazioni di plasma e sangue. L’iniziativa, presentata dal consigliere regionale Marco Carraresi, ha fatto il punto sulle donazioni in Toscana (che hanno registrato, negli ultimi anni, un calo) ed ha visto la partecipazione di Giuseppe Di Pietro (direttore della struttura complessa medicina trasfusionale dell’azienda Asl 10) e di Francesco Sarano (dell’associazione donatori di sangue Fidas di Capalle).
Dalle sale del Consiglio regionale toscano è stata quindi lanciata una campagna per la promozione della donazione di plasma fra le donne. Il progetto regionale partirà da Campi Bisenzio (Firenze) per poi estendersi ad altri territori.
Di Pietro ha spiegato che è soprattutto la provincia di Firenze a vedere un netto calo delle donazioni: “Su 1.000 cittadini, poco più del 60% dona mentre nelle provincie di Arezzo e Massa siamo oltre l’80%”. Nel 2014, ha ricordato ancora, “si sono raccolti a Firenze 237 mila litri di plasma contro i 244 mila del 2012. In calo anche le donazioni di sangue intero. Nel 2012 i donatori in Toscana sono stati 178 mila contro i 168 mila del 2014″.
Il consigliere Carraresi ha invece sottolineato come il progetto rivolto al mondo femminile possa servire a sensibilizzare le donne in età fertile a donare plasma. Spesso la Toscana, dato il basso numero di donazioni, deve ricorrere all’importazione di plasma da altri Paesi. Occorre, invece, secondo Carraresi “trovare il modo di rispondere alla chiusura dei centri sangue. L’accreditamento dei servizi trasfusionali ha imposto infatti la ‘rottamazione’ delle emoteche che non garantivano sufficienti condizioni igienico-sanitarie, sono scomparsi i centri mobili, e le 500 sedi del volontariato toscane per la raccolta sangue sono venute a mancare. Ora chi vuole donare sangue o plasma deve andare in strutture ospedaliere”.