La donazione di circa 8.000 volumi del patrimonio librario di Giorgio Spini, docente universitario e prestigioso storico, scomparso nel gennaio del 2006 servirà per far rivivere la biblioteca civica distrutta dagli eventi alluvionali dello scorso autunno. In una nota il Coordinamento provinciale di iniziativa democratica e riformista del Pd di Aulla sottolinea "la sensibilità e il grande attaccamento che lega alla Lunigiana, e alla Provincia di Massa Carrara, l’on.le Valdo Spini, figlio di Giorgio, e artefice, assieme ai fratelli Daniele e Debora, di questo bel gesto di solidarietà". La donazione, è scritto ancora nella nota, "contribuirà non poco alla rinascita culturale di Aulla dopo la profonda ferita inferta dall’evento calamitoso che ha colpito la città nell’autunno scorso". Come ha messo in evidenza il Presidente della Regione Enrico Rossi nella conferenza stampa di presentazione della donazione, la ricostruzione – dopo una catastrofe come quella che ha colpito la Lunigiana e Aulla in particolare – passa anche attraverso la ricomposizione delle coscienze, non solo degli edifici. Pertanto Iniziativa Democratica e Riformista, area politico-culturale del PD di Massa Carrara, "intende sottolineare la necessità che ad Aulla, in Lunigiana e in tutta la provincia di Massa Carrara si operi, in collaborazione con la Regione Toscana per sviluppare tutte le implicazioni possibili di questa donazione sia a livello culturale, ma anche economico e sociale". Ciò potrà avvenire organizzando intorno a quella che sarà, come ha annunciato il Sindaco di Aulla Roberto Simoncini, la “Biblioteca Giorgio Spini” le attività che "possano richiamare l’attenzione di studenti, di studiosi e dei potenziali conoscitori della zona, illustrata da quei castelli della Lunigiana che vanno da Montignoso a Pontremoli, passando per Massa, Carrara, Aulla, Mulazzo, Villafranca, Fosdinovo, Fivizzano e tanti altri comuni della nostra provincia e per i quali Valdo Spini si fece a suo tempo promotore di una legge in Parlamento". Iniziativa democratica, infine si augura "che questo esempio di senso civico manifestato dalla famiglia Spini, possa essere imitato anche da altri, affinché nel giro di poco tempo la vita culturale aullese torni a essere vitale come lo era prima dell’ottobre del 2011".