Firenze – Un grande tra i grandi, Donatello. Con lui inizia quel periodo d’oro, unico nella travolgente manifestazione diventando un grande punto di riferimento artistico di tutti i tempi, il Rinascimento.
Un evento storico sta per aprire le sue porte nel centro di Firenze. A Donatello è dedicata una mostra sorprendente per le sue dimensioni e per i prestiti delle opere che provengono da sessanta tra le più grandi istituzioni di tutto il mondo. Probabilmente capita solo una volta nella vita di partecipare a un avvenimento di questo incredibile valore.
Da sabato 19 marzo 2022 si inaugura in due sedi fiorentine storiche e rappresentative, Palazzo Strozzi e Museo Nazionale del Bargello, l’esposizione dal titolo “Donatello, il Rinascimento”, mentre in altre strutture toscane saranno visibili e da scoprire una cinquantina di opere disseminate sul territorio.
L’ambiziosa rassegna, che si concluderà il 31 luglio 2022, e arriva dopo quarant’anni dall’ultima del 1986, ha un valore artistico e storico, dal momento che lo scultore prediletto dai Medici ha influenzato in modo tangibile gran parte della storia dell’arte. Donatello, insieme a Filippo Brunelleschi e Masaccio hanno interrotto la tradizione tardo-gotica e contribuito a un cambiamento sorprendente, rivoluzionando tanti aspetti visivi e del sapere, con nuove idee non solo figurative.
Nella Firenze di fine Trecento inizia il percorso vitale e artistico di Donatello, con le sue doti non comuni che piano piano si disvelano ai colleghi, amici come il Brunelleschi che gli fu accanto per diversi anni, e a Cosimo il Vecchio della futura potente famiglia de’ Medici, protettore non solo dello scultore ma anche di tanti altri in quella prospera stagione.
L’esposizione, curata da Francesco Caglioti, professore ordinario di Storia dell’Arte medievale presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, accoglie circa centotrenta opere e fra queste comprende dei lavori di coetanei in un confronto dove emerge ancora più forte la statura impressionante del “maestro dei maestri”.
“Dedicare una mostra monografica così ampia a Donatello è una sfida unica, della quale siamo davvero grati alla generosità di tanti prestatori. – afferma il curatore Francesco Caglioti – Le mostre a lui intitolate finora sono state fatte perlopiù esponendo copie o limitando la scelta degli originali a pochi pezzi. Donatello, forse il più audace scultore di ogni tempo, è un artista con una fortissima vocazione monumentale, anche quando lavora nei piccoli formati”.
L’intensità delle emozioni che Donatello trasmette attraverso le sue opere realizzate con i più diversi materiali, marmo, pietra, bronzo, terracotta, legno, stucco, rame sbalzato, cartapesta, paste vitree e ceramiche, sono chiari e manifesti. Gli effetti espressivi che raggiunge sono incredibili, grazie a una sua particolare tecnica, detta “schiacciato” o “stiacciato”, ovvero un rilievo con leggere variazioni rispetto al fondo, per dare un’illusione di profondità prospettica. Ogni sua creazione dà un senso di immediatezza viva e attuale.
La mostra completa ed esaustiva nelle sale di Palazzo Strozzi seguono un senso cronologico-tematico, dagli esordi fino alla maturità. Inizia con il marmoreo David e tante altre sculture provenienti dalle Gallerie degli Uffizi, San Lorenzo, Santa Croce e Santa Maria Novella di Firenze, dalla Basilica di Sant’Antonio di Padova, dalla National Gallery of Art di Washington, Metropolitan Museum of Art di New York, Victoria and Albert Museum e National Gallery di Londra, Musée du Louvre di Parigi, Staatliche Museen di Berlino e Kunsthistorisches Museum di Vienna.
“Dopo aver portato a Firenze la grande arte contemporanea, con la mostra Donatello, il Rinascimento, Palazzo Strozzi si riaccosta all’arte antica con un progetto epocale che mira a celebrare un artista che ha segnato la storia dell’arte. – dice Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi – Insieme a Paola D’Agostino e Francesco Caglioti abbiamo lavorato per creare quella che poteva sembrare una “mostra impossibile”: la più completa ed esaustiva rassegna su Donatello mai realizzata, un’impresa unica e ambiziosa, nata grazie alla collaborazione delle istituzioni culturali italiane più prestigiose e dei musei più importanti di tutto il mondo”.
Il Museo Nazionale del Bargello, di cui resta un forte ricordo, documentato da una foto, di una delle uniche tre mostre fiorentine precedenti dedicate al grande scultore, quella del 1887, presenta le opere più iconiche come il San Giorgio, il David in confronto con il Filippo Scolari detto Pippo Spano e con il Farinata degli Uberti, il David Martelli di Desiderio da Settignano, prestato dalla National Gallery of Art di Washington, e altri capolavori compresa la Madonna della scala di Michelangelo proveniente dalla Fondazione Casa Buonarroti che permette di capire l’influenza che Donatello ebbe su Buonarroti.
“Il Museo Nazionale del Bargello ospita da sempre il più importante nucleo di opere di Donatello al mondo e l’allestimento del Salone di Donatello, realizzato tra fine Ottocento e inizio Novecento, impresse un nuovo volto museografico all’antico Palazzo del Podestà. – sottolinea Paola D’Agostino, Direttore dei Musei del Bargello – esemplificherà quanto Donatello sia stato artista guida del Rinascimento”.
La mostra è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi e Musei del Bargello in collaborazione con gli Staatliche Museen di Berlino e il Victoria and Albert Museum di Londra e con Fondo Edifici di Culto – Ministero dell’Interno. Main Supporter è la Fondazione CR Firenze. I sostenitori sono Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi. Main Partner è Intesa Sanpaolo.
Dopo Firenze, la mostra sarà trasferita prima a Berlino e poi a Londra.
Tante le iniziative e gli eventi collaterali le cui informazioni si trovano nei canali social e nei siti istituzionali.
Donatello, il Rinascimento
Firenze, Palazzo Strozzi e Museo Nazionale del Bargello
19 marzo – 31 luglio 2022
www.palazzostrozzi.org – www.bargellomusei.beniculturali.it
In foto:
Donatello, Madonna col Bambino (Madonna Pazzi) dett., 1422 circa
© Staatliche Museen, Skulpturensammlung und Museum für
Byzantinische Kunst. Photo Antje Voigt
Donatello, Amore-Attis, 1435-1440 circa; Firenze, Museo Nazionale del Bargello.
Su concessione del Ministero della Cultura – Foto Bruno Bruchi