Dombey aveva circa quarantotto anni. Il Figlio circa quarantotto minuti. Dombey era piuttosto calvo, piuttosto rosso, e pur essendo in tutto e per tutto un bell'uomo aveva un atteggiamento troppo rigido e pieno di sé per riuscire attraente. Il Figlio era molto calvo, e molto rosso, e pur essendo (com'è naturale) innegabilmente un bel neonato, appariva nel complesso ancora un po' sgualcito e chiazzato. Sulla fronte di Dombey, come su un albero destinato al momento giusto a essere abbattuto, il Tempo e l'Ansia sua sorella – gemelli spietati che a lunghi passi percorrono le foreste umane, segnando di tacche la loro strada – avevano impresso qualche solco, mentre il viso del figlio era attraversato da migliaia di piccole pieghe che quello steso Tempo impostore si sarebbe divertito a lisciare col piatto della sua falce fino a farle scomparire, come per prepararsi la superficie su cui avrebbe poi agito molto più in profondità.
(Traduzione: Gioia Angiolillo Zannino)