Divieto di accattonaggio a Pontremoli

Pontremoli (Massa-Carrara) – Niente accattonaggio in centro. E’ quando prevede l’ordinanza firmata ieri, lunedì 8 settembre, dal sindaco di Pontremoli, Lucia Baracchini. Nella città della Lunigiana il Comune è guidato da una Giunta di Centrodestra ed il primo cittadino ha deciso di emettere il provvedimento per evitare pericoli per le persone e per le auto, ma anche per – si legge nell’ordinanza – salvaguardare l’incolumità delle persone.

Come c’era da aspettarsi, la reazione del Partito Democratico a questa uscita della Giunta Baracchini è stata dura. Si tratta, secondo il Pd, di un “atto sbagliato, inutile e fuori luogo”. Fatto sta che, a Pontremoli, chi sarà trovato ad accattare davanti alle chiese ed a negozi del centro storico, potrà incorrere in una sanzione da 25 a 500 euro.

E, viene da chiedersi, si tratta di una misura che potrà essere in qualche modo efficace? Lasciando da parte gli interrogativi sulla legittimità del divieto di accattonaggio, perché una persona che chiede elemosina dovrebbe poter pagare una sanzione pecuniaria.

Certo, evitare i così noti casi di riluttante ed indecoroso elemosinare è d’obbligo. Ma è questa la via corretta per farlo?

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