Disagio giovanile, al via App to Young contro “l’epidemia silenziosa”

Firenze – Depressione. Irritabilità. Apatia. Solitudine e senso di isolamento. Abuso di alcol e sostanze stupefacenti. Disturbi alimentari. Incomprensioni familiari. Bullismo. Autolesionismo. Comportamenti suicidari. Sintomi diversi, ma tutte manifestazioni di uno stesso malessere di fondo: il disagio giovanile. Che purtroppo è molto più diffuso di quanto si pensi: secondo i dati della Società Italiana di Pediatria infatti, otto ragazzi su dieci tra i 14 e i 18 anni hanno sperimentato forme più o meno gravi di disagio emotivo, che nel 15% dei casi è sfociato addirittura in gesti di autolesionismo. In Italia il suicidio è persino la seconda causa di morte tra gli under 20.

È una vera e propria “epidemia invisibile’’, invisibile proprio a causa della paura dei ragazzi nel lasciarsi andare e della difficoltà a trovare qualcuno di cui si fidano con cui parlare. In realtà, 1 su 2 ha sentito il bisogno di avere un sostegno psicologico, ma l’84,2% non si è rivolto a un servizio di aiuto psicologico temendo di essere giudicati e non compresi.

In confronto a questi dati impressionanti è nata App to Young, un progetto promosso dall’Associazione Fiorenzo Fratini Onlus con la partnership scientifica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, con la collaborazione del Comune di Firenze e il supporto dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer di Firenze: per dare ai ragazzi che soffrono di una qualche forma di disagio uno strumento adatto alle loro necessità, che sia sempre a portata di mano, per confidarsi e se necessario cercare aiuto.

L’Associazione Fiorenzo Fratini Onlus, alla presenza del Sindaco di Firenze Dario Nardella e dell’Assessore al Welfare e alla Sanità Sara Furnaro, ha presentato l’App ieri mattina. Giovanna Cammi Fratini, Presidente dell’Associazione Fiorenzo Fratini Onlus si è mostrata orgogliosa di questo ‘’progetto molto importante e unico nel suo genere.’’ Ha dichiarato: “Ci è voluto più di un anno di lavoro di squadra per vedere completato il progetto. Il risultato finale ci ripaga di tutte queste fatiche e ci auguriamo che possa essere di aiuto a tanti giovani in difficoltà.’’

Concretamente App to Young è un’app per tablet e smartphone gratuita, semplice da utilizzare e che garantisce l’anonimità e la protezione dei dati. Infatti, dopo la registrazione, agli utenti viene proposto un questionario sviluppato secondo precisi parametri clinici dal Team dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, che serve a profilare l’utente e a recepire immediatamente le sue esigenze. Una volta completato il questionario, il ragazzo ha due possibilità: può contattare direttamente il Numero Verde del Centro di Ascolto dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, attivo 7 giorni su 7, 24 ore al giorno, per parlare con uno psicologo. Oppure può scegliere di accedere alla Chat peer-to-peer, per confrontarsi con suo coetaneo (monitorato in diretta da uno psicologo qualificato), che saprà ascoltarlo e consigliarlo con la sensibilità che solo un ragazzo può avere nei confronti di un altro ragazzo. La Chat line è a disposizione degli utenti dal lunedì al venerdì e la domenica sera. I giovani che rispondono in chat fanno parte del gruppo Youngle, servizio pubblico nazionale di ascolto e counseling sui social network rivolto a e gestito da adolescenti, promosso dal Comune di Firenze.

App to Young è uno strumento utile anche per genitori, insegnanti o amici grazie alla funzione “Voglio parlare di qualcuno”, che permette di chiedere consiglio anche per un amico, un figlio o uno studente che magari non ha la forza o la possibilità di chiedere aiuto direttamente.

Il sindaco Dario Nardella spiega: “È un progetto che riempie un vuoto’’. Poiché l’app rappresenta uno strumento adattato al linguaggio dei giovani che usano quotidianamente un cellulare e così può togliere il vuoto creato ad esempio dall’assenza di un adulto e riprendere le sue funzioni: ascoltare, aiutare e indirizzare il ragazzo con disagio nel migliore dei modi, per tirarlo fuori da un momento difficile e prevenire altre conseguenze, magari peggiori. Insomma, trasmettere l’idea che nessuno di noi è solo e deve sentirsi abbandonato.

Ora, il punto è  far conoscere App to Young  ai giovani, cioè promuoverlo nelle scuole e sui social network, ma anche attraverso i due testimonial dell’iniziativa Federico Chiesa, calciatore della Fiorentina e della Nazionale, e Beatrice Ambra Zanotto blogger e influencer. E questo lavoro di diffusione è fondamentale. Evidenzia Giovanna Cammi Fratini: “Più arriviamo ai giovani, più possiamo aiutarli.”

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