Disabilità: meno ostacoli alle persone e più sostegno alle famiglie

Prato – Celebrata a Prato la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità con un incontro dal titolo “Sulla legge del dopo di noi”e “Sullo strumento del Trust”. L’iniziativa si è svolta nel Salone del Palazzo Comunale, in collaborazione con le associazioni: AIPD Prato,  Gruppo Genitori  Giovannini, Orizzonte Autismo onlus, Associazione Sportiva Dilettantistica Cavalli e Carrozze, Un Prato di Libri, Special  Team Prato, Fondazione Opera Santa Rita.

“Una norma – così l’avvocatessa Laura Bartoli, volta a favorire il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità», come si legge nell’articolo 1 del testo e poi  perché “per la prima volta nell’ordinamento giuridico vengono individuate e riconosciute  tutele per le persone con disabilità quando vengono a mancare i parenti che li hanno seguiti fino a quel momento”.
La data istituita nel 1981 per sensibilizzare l’opinione pubblica perché ne prenda consapevolezza, e si promuovano  scelte responsabili, riflettendo sull’importanza di sostenere la piena inclusione delle persone con disabilità in ogni ambito della vita abbattendo ogni forma di discriminazione. Inoltre, nel 1993, la Commissione Europea ha reso il 3 dicembre anche la Giornata Europea delle Persone con Disabilità, rendendola un appuntamento non solo per i disabili, ma anche per le loro famiglie, gli operatori, i professionisti che operano nel sociale e, più in generale, per tutti i cittadini.
Quest’anno, poi, ricorre il decimo anniversario della Convenzione Onu sui diritti delle Persone con disabilità, e la Giornata rappresenterà quindi un’importante occasione per fare il punto su cosa sia cambiato effettivamente nei 166 paesi che l’hanno ratificata,e sull’appello al “Raggiungimento di 17 Obiettivi per il futuro che vogliamo” indicati nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, un piano di azione globale che mira a “non lasciare indietro nessuno”.
“Parlare di disabilità nella giornata dedicata, per me oggi non è facile” – così a Stamp Ilaria Santi, Presidente del Consiglio Comunale di Prato”, perché ” ritengo un argomento molto difficile da affrontare in un momento storico in cui siamo sempre più legati alle risorse economiche, che sono sempre più residuali. Inoltre credo che la riflessione debba soffermarsi sul fatto che le norme e le leggi non possono offuscare una tensione progettuale verso l’obiettivo vero, cioè seguire il progetto di vita personale, rispettando le diversità di ciascuno; credo che le diversità debbano essere considerate una risorsa e non un problema.  Per ora l’abbiamo quasi sempre solo detto, adesso abbiamo la necessità, o almeno io sento questo, di rendere concrete le proposte le esigenze dette e ridette, pena non essere più credibili”.

I lavori della mattinata sono stati aperti dall’assessore alla pubblica istruzione Maria Grazia Ciambellotti – “Un giorno per ricordare che abbiamo il dovere di proteggere le persone più fragili assicurare loro il godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali”- promuovendone la piena integrazione nella società e che ha invitato a riflettere di come sia cambiata in meglio la didattica e l’insegnamento grazie all’inserimento dei bambini disabili nelle scuole con il conseguente beneficio che ha riguardato le intere scolaresche, mentre il dott.Marino padre di due gemelli omozigoti con sindrome di down, ha parlato della sua esperienza di genitore e come  AIPD Prato lo abbia affiancato e sostenuto. Infatti sempre più spesso si riscontrano difficoltà delle persone disabili e delle loro famiglie nella quotidianità del vivere e ogni problema sembra farsi più grande; ogni bisogno si accompagna all’ansia di una risposta, (che il più delle volte se arriva, è in ritardo) in una realtà, come quella odierna, in cui tutto è già complesso e burocratizzato anche in situazioni normali.

Fondamentale dunque l’apporto e la presenza delle numerose associazioni pratesi che, a diversi livelli, si occupano di disabilità e che si sono sempre distinte per i servizi unitamente all’integrazione nel tessuto sociale della città, perché unendo gli sforzi, le persone disabili possano condurre una vita il più possibile normale e socializzante, ricca di stimoli e di opportunità.Nel nostro Paese, nonostante una normativa attenta al problema, le persone con disabilità ancora oggi continuano ad incontrare ostacoli nella loro partecipazione e purtroppo pare che ancora manchi una cultura di effettivo riconoscimento del “disabile” come “diversamente abile”, quindi persona portatrice di potenzialità diverse, ma comunque importanti e di valore. Dare risalto a questa iniziativa nella giornata internazionale contribuisce alla  riflessione e a rialzare il livello di attenzione ricordando a tutti che sono sempre necessari sforzi maggiori e un impegno ancora più intenso per abbattere  la cultura dell’indifferenza e della discriminazione.

 

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