"Il titolare di un contrassegno invalidi ha diritto di parcheggiare nelle aree di sosta a lui riservate oltre che su tutto il territorio nazionale, anche nel territorio dei Paesi dell'Unione Europea (Dpr 30 luglio 2012, n. 151). Lo stesso titolare non può essere subordinato ad altre condizioni quali, come nel caso di specie, l'imposizione di una ulteriore tessera". E' questa la posizione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIt) dello scorso 6 marzo sull'introduzione da parte di Firenze Parcheggi spa (società controllata dal Comune di Firenze), della tessera personale per il disabile per i parcheggi, operativa dal 1° gennaio di quest'anno, in risposta all'Associazione Toscana Emofiliaci Onlus, che lo ha interpellato sulla questione. Oggi, l''Associazione Toscana Paraplegici (ATP), l'Associazione Cerebrolesioni acquisite (Ass.C.A), l'Associazione nazionale Mutilati e Invalidi civili (ANMIC) della provincia di Firenze, Handy Superabile Onlus e Habilia Onlus manifestano, a partire dalle 14, in piazza Signoria e nel palazzo del Comune di Firenze per chiedere la revoca della decisione di Firenze Parcheggi del 27 novembre 2013 di introdurre la tessera personale del disabile per i parcheggi.
29 marzo Vita disabili: a complicarla ci pensa la tessera di Firenze Parcheggi
Nella lettera il Mit affronta anche la questione che i disabili, qualora trovino tutti i posti a loro riservati, non possono beneficiare della gratuità della sosta in altri spazi per il parcheggio dei veicoli, se pur muniti del regolare contrassegno previsto dal Dpr 151/2012. Ed auspica interventi legislativi per attuare l'estensione della gratuità del parcheggio ai titolari del contrassegno invalidi, così come richiesto dalle associazioni dei disabili e degli invalidi.
Il parere del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti rilasciato il 6 marzo al presidente dell'Associazione Toscana Emofiliaci Onlus (testo integrale):
Nel riscontrare la vs/ mail del26 febbraio u.s., si conferma il contenuto del parere n. 6241 del 22 dicembre 2011 rilasciato da questa Amministrazione relativo agli stalli riservati ai diversamente abili in aree di sosta a pagamento. Va precisato, che il titolare di un contrassegno invalidi ha diritto di parcheggiare nelle aree di sosta a lui riservate oltre che su tutto il territorio nazionale, anche nel territorio dei Paesi dell'Unione Europea (D.P.R. 30 luglio 2012, n. 151). Lo stesso, a parere dello scrivente, non può essere subordinato ad altre condizioni quali, come nel caso di specie, f imposizione di una ulteriore tessera. Tuttavia, la questione risulta essere diversa, qualora gli stalli riservati agli autoveicoli al servizio delle persone diversamente abili risultassero occupati. Infatti una sentenza della II sezione civile della Corte di Cassazione del 5 ottobre 2009, n. 21271, non ha ritenuto condivisibile quanto sempre sostenuto da questa Amministrazione etca l'esenzione del pagamento di tariffe orarie per il parcheggio nelle strisce blu, nel caso in cui lo stallo riservato risultasse occupato. La Corte di Cassazione ha motivato la propria pronuncia rilevando che non è previsto da alcuna nonna che il veicolo a servizio di un disabile, munito del contrassegno previsto dal Codice della Strada, che sia stato parcheggiato in uno stallo a pagamento a causa della indisponibilità degli stalli riservati gratuitamente ai disabili, debba beneficiare della gratuità della sosta. Dalla sentenza si evince, inoltre, che la gratuità del parcheggio può essere stabilita solo dai Comuni che' nella propria autonomia, fissano le regole da osservare per la sosta ed il parcheggio' euesto Ministero, pur non condividendone le motivazioni, non ha potuto fare altro che prenderJafio della decisione della Suprema Corte e appellarsi al senso civico degli Enti Locali che, nell'ambito del loro potere discrezionale, possono venire incontro ad una categoria di persone, già duramente provate, Àndendo gratuito il parcheggio dei veicoli al loro servizio anche nelle strisce blu, regolamentando in tal modo una materia di loro competenza. Ci si augura che futuri interventi legislativi possano attuare la misura desiderata.
Immagine www.comune.torino.it: il modello europeo del contrassegno invalidi per parcheggio