Firenze – Dalla rivolta nazionale “Donna, Vita, libertà” iniziata il 16 settembre 2022 con l’uccisione di Mahsa Amini, goovane ragazza curda “colpevole” di non indossare correttamente il copricapo imposto dalle autorità iraniane, il mondo ha assistito alla brutalità e alla violenza delle forze di sicurezza iraniane. Come messaggio di solidarietà e mobilitazione delle coscienze il Premio Nobel per la Pace 2023 è stato assegnato dall’Accademia di Oslo all’attivista iraniana per i diritti delle donne Narges Mohammadi arrestata 13 volte, condannata cinque volte e condannata a un totale di 31 anni di carcere e 154 frustate. Mohammadi è ancora detenute nel famigerato carcere di Evin
Di fronte a questa violenza e brutalità, il ruolo storico di Firenze è sempre stato quello di difendere la giustizia e il diritto alla vita. Per questo è stata scelta per tenere la quarta conferenza dell’Associazione dei ricercatori iraniani (ACI) sul diritto alla vita e la pena di morte. Il Convegno internazionale “Diritto alla vita e pena di morte in Iran -il ruolo della Comunità internazionale” si terrà pertanto a Firenze il 10 ottobre 2023 al Palazzo del Pegaso. Al mattino dalle 9 alle 13 la sessione in lingua farsi e al pomeriggio dalle 15 alle 19 in lingua italiana e inglese.
Intervengono esperti iraniani, italiani e internazionali. Aprono i lavori Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale, Severino Saccardi direttore della rivista Testimonianze, Ahmad Rafat, di Human Rights Iran e Hossein Lajerevardi, presidente dell’Associazione Ricercatori Iraniani.