Prato – Accadde esattamente il 2 giugno di 70 anni fa, nel referendum per la scelta tra la Monarchia e la Repubblica e l’elezione della Assemblea Costituente, che nella storia italiana, si ebbe un vero e proprio suffragio univerale, con la partecipazione per la prima volta al voto di donne e uomini. Da allora cominciò quel lungo cammino di crescita ed emancipazione delle donne italiane: dalle battaglie per i diritti civili, al divorzio e all’aborto con lunghe code alle urne, manifestazioni di piazza, speranze ed entusiasmo che hanno caratterizzato gli anni 60, 70 ,80 del secolo scorso.
Per celebrare il 70^ anniversario, la Unicoopfirenze sezione Soci Coop Prato, in collaborazione con l’Associazione no profit Anna Maria Marino per SVSL, con il patrocinio del Comune di Prato, ha organizzato sabato 21 maggio (inizio ore 10.00), un incontro “I 70 ANNI DAL VOTO ALLE DONNE: la lunga strada dell’emancipazione femminile in Italia”, presso la sala Soci Coop Parco Prato, con i rappresentanti del mondo delle istituzioni: la giudice Jacqueline Monica Magi e il Sostituto Procuratore Laura Canovai, il Presidente del Pin Maurizio Fioravanti. Della politica:i Consiglieri regionali Ilaria Bugetti e Nicola Ciolini;del lavoro: Claudio Vanni, Responsabile Relazioni Esterne Unicoopfirenze, moderati dall’avvocatessa Elena Augustin, per ripercorrere gli anni dalla delibera della partecipazione al voto delle donne.
Questa, infatti, non fu una concessione maschilista, ma scaturì da un vero e proprio decreto del Governo del Comitato di liberazione nazionale, e fu il primo passo per la costruzione di uno Stato democratico moderno all’indomani del secondo conflitto mondiale. Fondamentale, in tal senso, il ruolo importantissimo che svolse anche il movimento delle donne che partecipò alla Resistenza, opponendosi al regime fascista con l’attività dei gruppi di difesa della donna, che chiedevano pari diritti come primo passo per costruire le basi della democrazia in Italia.
Dopo la prima conquista dei diritti politici (voto e impegno sociale), vennero gli anni delle battaglie per i diritti civili (divorzio, il diritto di famiglia, la legalizzazione dell’aborto) e di quelli sociali( lo Statuto dei lavoratori, il diritto alla cura e all’accesso al welfare come mezzi di più facile accesso al mondo del lavoro e della emancipazione). Infatti il diritto al voto alle donne è si la storia di un impegno al femminile, ma è anche il ricordo di chi sacrificò la vita per conquistare tale diritto perché credeva nella libera partecipazione democratica del proprio paese.
Oggi, approfondire da un punto di vista socio-politico e culturale questo importante anniversario, significa trasmettere,in generale all’opinione pubblica italiana un positivo messaggio di crescita femminile che vede la donna una cittadina attiva, protagonista, informata e non conformista, come avvenne in quel lontano giorno di settant’anni fa , quando per la prima volta, si ritrovò insieme alle altre donne, indipendentemente dal censo e dal grado d’istruzione, chiamata ad esprimersi fuori dalle mura domestiche in piena libertà e autonomia.