Dipendente della Asl 8 di Arezzo sottrae 15.000 euro dalle casse del Cup

Nel 2005 tre persone vennero arrestate nell’ambito dell’inchiesta sui presunti illeciti nella gestione urbanistica del Comune di Arezzo. Ieri, 11 gennaio, la Corte d’Appello di Firenze ha confermato tutte le condanne agli imputati coinvolti nell’inchiesta, fra i quali figurano anche l’ex sindaco della città aretina, Luigi Lucherini, e suo figlio (entrambi condannati per abuso d’ufficio a due anni di pena), nonché l’imprenditore fiorentino Stefano Bertini e l’onorevole Roberto Tortoli (Pdl), entrambi condannati a 3 anni e 4 mesi per estorsione. Sempre ad Arezzo è finito invece nei guai oggi, 12 gennaio, un dipendente della Asl 8. A seguito di controlli incrociati effettuati dal Collegio dei revisori e dalla stessa Asl per la quale lavora, è emerso che dalle casse del Cup di Camucia mancherebbero circa 15.000 euro e che la sottrazione del denaro dovrebbe essere riconducibile all’uomo. Per il momento il dipendente è stato semplicemente assegnato ad un’altra attività in attesa della conclusione del procedimento disciplinare aperto dalla Asl, che ha però già segnalato quanto accaduto alle autorità giudiziarie ed alla Corte dei Conti. L’uomo, in ogni caso, ha provveduto a restituire quanto illecitamente sottratto reintegrandolo nelle casse della Asl. La giornata di oggi ha fatto registrare un importante sentenza anche a Livorno, dove il giudice per le indagini preliminari ha rinviato a giudizio Antonio Franchi, il quarantaduenne avvocato milanese accusato dell’omicidio di Giuseppe Orlando, quarantatreenne figlio della contessa Sibilla della Gherardesca e, al momento della morte, dirigente della Kme. Orlando venne ucciso il 7 febbraio 2010 durante una battuta di caccia al cinghiale effettuata nella tenuta dei conti della Gherardesca a Castagneto Carducci (Livorno). A seguito della morte dell’uomo la nobile famiglia si era costituita parte civile contro Franchi, chiedendo un risarcimento per il decesso del familiare. Dopo la decisione del giudice, la moglie, i figli e lo zio, Gaddo della Gherardesca, dovranno dividersi i 414.000 euro assegnati come risarcimento dall’assicurazione di Franchi.

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