Fondi per la difesa del territorio, in particolare dal rischio idrogeologico. Si tratta di 100 milioni, stanziati dalla Regione Emilia-Romagna e derivanti da fondi nazionali e regionali oltre che dalle “economie”, cioè dal recupero di fondi disponibili e non utilizzati negli anni precedenti.
Il territorio dell’Emilia-Romagna si distingue per la sua fragilità: 56mila chilometri di corsi d’acqua naturali, 3mila chilometri di argini, 18mila chilometri di canali di bonifica, 130 chilometri di costa, 29% dei quali in erosione, 37 aree protette, 26 porti ed approdi. Ben 79mila le frane, di cui il 45% attive, con il 21% del territorio collinare e montano interessato e 84mila edifici su frane, il 9% dei quali su frane attive, 428 aree perimetrate a rischio.
Per il presidente della Provincia di Parma Filippo Fritelli, e per il consigliere delegato alla Viabilità Gianpaolo Serpagli si tratta di un ottimo risultato. “La Regione Emilia-Romagna si è impegnata nel reperimento di risorse e gli sforzi hanno dato esiti positivi. Ci troviamo di fronte a un lavoro molto ben impostato che tiene conto delle priorità e non abbandona i residenti nel territorio che hanno subito danni. Gli interventi di messa in sicurezza del territorio ma anche degli edifici pubblici, come le scuole, mettono in evidenza che il pensiero degli amministratori è rivolto soprattutto alle persone che risiedono e vivono in quel territorio”.
Sono 25 i milioni destinati alla prevenzione e al rischio idrogeologico, in sintonia con la strategia già avviata per la sicurezza del territorio, destinando le risorse prevalentemente ad interventi di manutenzione e alle opere strutturali individuate dalla pianificazione di bacino. Per Parma è prevista la ricostruzione del ponte della Navetta, travolto dall’onda di piena del torrente Baganza che ha dato origine all’alluvione dell’ottobre 2014.
Oltre 19 milioni vengono destinati alla prevenzione del rischio sismico con interventi su edifici pubblici e scuole: una parte rilevante, 4,8 milioni recuperati dalle economie del Piano sisma 2008, sono destinati a ulteriori 26 interventi di miglioramento antisismico nelle province di Parma, Reggio Emilia e Modena.
Infine 59 milioni sono previsti per interventi in risposta alle emergenze maltempo. Fra questi sono disponibili 11 milioni dal Fondo di solidarietà europeo per l’emergenza maltempo di ottobre-novembre 2014 che ha colpito le province centro-occidentali e i comuni rivieraschi del Po.