Firenze – Dieci anni fa il sindaco Domenici inaugurava la nuova biblioteca delle Oblate. Un’inaugurazione che dava il via a un continuo e inarrestabile processo di esternalizzazione dei servizi. Un’inaugurazione che vide la presenza di un gruppo di lavoratori, che contestarono la scelta dell’Amministrazione di esternalizzare i servizi bibliotecari, servizi che fino ad allora erano stati svolti da personale assunto direttamente dal Comune.
“Dieci anni dopo siamo ancora qui – si legge in una nota firmata da Usb e Cobas – non per festeggiare il decennale ma per denunciare che dopo 10 anni le condizioni dei lavoratori che garantiscono questo servizio non solo non hanno visto miglioramenti ma sono addirittura peggiorate e i peggioramenti sono avvenuti ad ogni cambio di appalto”.
La logica che i sindacati di base denunciano è la seguente: ogni volta che si procede a un rinnovo di appalto, ” il committente cerca di risparmiare sul costo dell’appalto mentre le ditte ad ogni rinnovo cercano di aumentare i profitti”. A rimetterci “sono solo i lavoratori”.
Inoltre, l’appalto per i bibliotecari “è partito male”, dicono i lavoratori. “Il capitolato prevedeva l’applicazione di un buon contratto collettivo, quello di Federculture e invece è stato applicato quello del commercio che oltretutto non contiene la clausola sociale che garantisce la continuità lavorativa”.
In seguito, poi, è continuato peggio. “Dopo il ribasso dell’11,12% sulla base d’asta con il quale le ditte si sono aggiudicate l’ultimo appalto – ricordano i sindacati – i lavoratori hanno pagato lo scriteriato ribasso costretti a rinunciare a importanti istituti contrattuali e a ribassare gli inquadramenti”.
Giungendo ai nostri giorni, mentre si festeggia il decennale, ci si trova con l’appalto in scadenza che, in questo momento, “non è dato sapere se verrà prorogato o se si andrà a nuova gara”.
Intanto però un dato sicuro c’è: “Nel preavviso di gara comparso in questi giorni nella rete civica del Comune – dicono i sindacati di base – gli importi sono diminuiti passando dai 7.721.208,00 euro previsti nel precedente capitolato ai 6.100.000,00 euro contenuti nel preavviso di gara”. Ciò comporta una probabile “diminuzione delle ore di servizio , quindi meno lavoro, o una riduzione del costo orario, costo che sarà pagato come al solito dai lavoratori, in ogni caso ulteriori sacrifici per i lavoratori”.
La nota conclude: “Dopo ripetuti solleciti l’assessore competente ci ha convocato per lunedì 29, da questo incontro ci aspettiamo tutte le garanzie affinché la continuazione del servizio che oggi viene festeggiato in pompa magna non porti ai lavoratori ulteriori rinunce di salario e diritti”.