Dibattito al Conventino fra candidati, QCR agenda di idee per la città

Il Quaderno del Circolo Rosselli e le proposte degli aspiranti sindaci

Firenze – Forse l’ultimo dibattito prima del voto, di sicuro uno dei più pacati e significativi, quello che si è tenuto ieri al vecchio Conventino, sul prato, sotto un cielo capriccioso che ha anche regalato una spruzzata di pioggia agli astanti. Presenti, i candidati, almeno una parte: fra le liste civiche “pure”, presente solo Francesca Marrazza, assente anche Stefania Saccardi (IV) mentre si sono presentati all’appuntamento Sara Funaro, Eike Schmidt, Dmitrij Palagi, Cecilia Del Re, Lorenzo Masi. Insomma, una squadra agguerrita, davanti a una folla numerosa, che ha potuto porre domande, ascoltare risposte “distese” (ben dieci minuti il tempo concesso ai candidati, rara avis di questi periodi) . La traccia del dibattito, l’ultimo Quaderno del Circolo Rosselli, “Firenze bella e possibile”, un vero e proprio manuale a uso del prossimo sindaco di Firenze, apprezzato trasversalmente dagli aspiranti primi cittadini, che racchiude una quantità di interventi qualificati sui temi fondamentali della città: si va dalla tramvia con la riflessione di Massimo Morisi, alla riflessione sulla sicurezza di pugno di Valdo Spini, al tema dell’abitare Firenze di Annick Magnier, al tema dell’urbanistica con le grandi “incompiute” , opere pubbliche e infrastrutture, di Francesco Gurrieri, agli scenari di convivenza fra turisti e residenti oggetto del contributo di Mariella Zoppi, alle Cascine sistema del verde di Biagio Guccione, alla vicenda dello stadio col contributo del collega Niccolò Gramigni, al futuro di un’area sorprendente come Novoli di Alberto Di Cintio, al diritto allo studio universitario di Irene Micali, all’economia toscana sotto il particolare profilo dell’innovazione e delle imprese giovanili nell’analisi della sede fiorentina della Banca d’Italia. Insomma, si può dire che, il Quaderno del Circolo Rosselli copra davvero la maggior parte dei profili i cui il prossimo sindaco dovrà occuparsi.

“I ‘Quaderni del Circolo Rosselli’ sono tornati con continuità negli anni a discutere sulle tematiche di Firenze e del suo territorio. Un filo rosso attraversa i vari fascicoli della rivista che hanno affrontato le problematiche della città. Questo filo rosso nasce dalla constatazione che Firenze, nel tempo, ha perso circa centomila abitanti, passando dai 465.000 del censimento del 1971 agli attuali 363.000. Un dato che è frutto, certamente, di una tendenza demografica negativa. Ma soprattutto è dovuto allo spostamento della residenza di tanti fiorentini verso i comuni dell’area metropolitana, motivato da un minor costo delle abitazioni, da servizi migliori, da una maggiore vivibilità del contesto sia per i figli in età scolare che per gli anziani. E ciò dal punto di vista del verde, dell’accessibilità pedonale, da un’atmosfera più comunitaria e quant’altro attiene alla vita quotidiana”. Inoltre, “negli ultimi vent’anni si è aggiunto prepotentemente un altro fattore: la pressione turistica sempre crescente, che modella una ‘sua città’ e tende a circoscrivere in ambiti sempre più ristretti, se non ad espellere, la città dei residenti. Quello che noi vorremmo è un’inversione di tendenza, che non può che essere il risultato di tante politiche, urbanistiche generali e settoriali”.

Il dibattito si è sviluppato sui temi principali della città, con qualche puntura (di spillo) fra i candidati, che hanno apprezzato il Quaderno per la carica di proposte e innovazione che lancia verso il prossimo primo cittadino nel suo rapporto col territorio. Fra i nodi che sono venuti a galla nello spazio lasciato ai cittadini per le domande, sicurezza e mobilità hanno avuto la palma, ma anche il tema del nuovo insediamento Nato a Rovezzano, nella caserma in disuso Predieri. Se sulla sicurezza le ricette sono pur diversificate, sostanzialmente quelle di mettere in atto una politica sinergica fra interventi sociali e più agenti sul territorio, con accentuazioni diverse secondo l’appartenenza politica, circa la Nato si passa dall’opposizione senza tentennamenti della sinistra di Palagi, alla posizione di “trasparenza, chiarezza, partecipazione” di Funaro. Aeroporto, altro tema con ricette diverse: la sinistra con Palagi, convintamente contro la nuova pista per il potenziamento dell’aeroporto di Pisa, con Marrazza e Masi; scelta della nuova pista rivendicata con orgoglio da Funaro. Qualche scintilla sugli student hotel fra Funaro e Del Re, polemiche sulla “strage degli alberi” , come dice un cittadino, contraddittoria in una città che dice di voler installare un sistema virtuoso e sostenibile per affrontare il cambiamento climatico. .Pubblico attento e partecipante, nessuna tifoseria, entusiasmo contenuto.

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