Grosseto – L’ennesimo suicidio di un detenuto in carcere dimostra come i problemi sociali ed umani restino, ha dichiarato Pasquale Salemme, segretario regionale del Sappe, il sindacato autonomo della polizia penitenziaria. Nella giornata di ieri, domenica 14 febbraio, nel carcere di Porto Azzurro si è infatti tolto la vita un detenuto cinquantenne che, stando alle prime notizie, soffriva di depressione. Già altre volte il carcerato avrebbe cercato di togliersi la vita, ma i suoi tentativi di suicidio sarebbero sempre stati sventati dalla polizia penitenziaria. Stavolta non è andata così.
“C’è da considerare che negli ultimi venti anni le donne e gli uomini della polizia penitenziaria hanno sventato, nelle carceri del Paese, più di 17mila tentati suicidi ed impedito che quasi 125mila atti di autolesionismo potessero avere nefaste conseguenze”, ha precisato Salemme. Nel 2016 si tratta del primo suicidio avvenuto in un carcere toscano.