Due detenuti dal carcere ai cantieri a Pistoia

Pistoia – A partire da lunedì 15 settembre due detenuti della Casa circondariale Santa Caterina in Brana a Pistoia inizieranno a svolgere l’attività di pubblica utilità presso i cantieri comunali. L’iniziativa è possibile grazie ad una convenzione firmata nei mesi scorsi tra il sindaco Samuele Bertinelli e il direttore della Casa Circondariale Santa Caterina in Brana Tazio Bianchi. Le prime due persone, individuate dal Magistrato di sorveglianza, dal direttore e dall’ equipe trattamentale del carcere sulla base della loro condotta durante il periodo di detenzione, stanno scontando la parte finale della pena e pertanto, come previsto dalla legge, potranno svolgere attività fuori dalla struttura carceraria.

I due detenuti hanno già lavorato durante il periodo di detenzione alle dipendenze dell’Amministrazione Penitenziaria e hanno seguito anche corsi di specializzazione. In Comune svolgeranno mansioni di pubblica utilità a favore della comunità locale svolgendo lo stesso orario degli operai comunali e cioè da lunedì a venerdì dalle 7 alle 13 per 25 giorni lavorativi.

I detenuti saranno inseriti nel gruppo dei colleghi del cantiere comunale con le stesse modalità organizzative. Una volta finito il turno di lavoro pranzeranno alla mensa comunale e poi rientreranno nella Casa circondariale. I lavori che svolgeranno riguardano il taglio dell’erba, interventi di manutenzione negli edifici pubblici. Come previsto nella convenzione, riceveranno una retribuzione attraverso buoni lavoro in base all’impegno e al rispetto di quanto concordato nel provvedimento di ammissione al percorso.

Il progetto prevede per ogni detenuto la possibilità di lavorare un mese. Fino al 31 dicembre il Comune impiegherà dunque ai cantieri comunali sei detenuti in tre diversi turni mensili. L’accordo firmato tra Comune e Casa circondariale ha un duplice obiettivo: da una parte agevolare i contatti della persona detenuta con la comunità esterna al carcere, in modo da riscattare in maniera costruttiva i propri comportamenti giudicati lesivi dall’organo giudiziario. Dall’altra parte questo contatto positivo che si viene a stabilire tra la persona in condizione di detenzione e la comunità si ritiene possa favorire la reciproca conoscenza.
Il percorso di reinserimento sociale all’esterno del carcere rende più semplice e meno traumatico il ritorno della persona detenuta alla libertà ma non solo. Vi è anche l’aspetto più legato alla sicurezza perché il detenuto che si sente accettato dalla comunità avrà un’alternativa di vita rispetto al carcere e pertanto il reinserimento svolge anche l’importante funzione di deterrente e prevenzione a tornare a delinquere.

L’accordo tra Comune e carcere, valido per il 2014 e il 2015, potrà successivamente essere rinnovato per altri due anni, dopo la verifica sugli obbiettivi raggiunti e previo accordo tra le parti.

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