Quasi nessuno in città sapeva che lunedì si sarebbe dovuto trattare una mozione del consigliere leghista Gianluca Vinci che impegna il sindaco ad “avanzare presso il Governo la richiesta di perseguire penalmente con pene severe ‘chiunque propaganda le immagini o i contenuti propri del Partito Comunista’”; ora invece lo sanno quasi tutti, grazie al fatto che alla provocazione viene data eco da un’ampia protesta davanti al Municipio.
Accorrono contro l’attentato all’identità cittadina il Pd, la Cgil e un ampio fronte antifascista: Partito della Rifondazione Comunista- SE, Partito Comunista Italiano, Possibile, Sezione Lidia Lanzi Partito dei Carc, Associazione di Amicizia Italia Cuba di Reggio Emilia, Partito Comunista, Associazione reggiana per la Costituzione, Sinistra Italiana, Mdp-Art.1, Anpi, Arci e Associazione Notti Rosse.
“Gli organizzatori – si legge in una breve nota – invitano tutta la cittadinanza, le forze democratiche, le organizzazioni sindacali, i partiti, le associazioni a partecipare, per sollecitare a gran voce il Sindaco di Reggio Emilia, la Giunta ed il Consiglio Comunale, a respingere questa assurda provocazione per il rispetto e la piana applicazione dei principi costituzionali per la difesa del carattere antifascista, democratico e solidale della Città di Reggio Emilia”.
Tra i primi ad aderire Mdp Articolo 1: “Lunedì saremo al presidio antifascista in piazza Prampolini, perché proporre di mettere al bando l’ideologia comunista con una mozione è un’evidente provocazione e uno sfregio alla storia del nostro paese e della nostra terra, oltre che un’immane sciocchezza. Il comunismo è una dottrina politica, economica e sociale fondata sulla proprietà non individuale ma comune dei beni esistenti e dei mezzi di produzione. E proprio in quanto dottrina politica non è pensabile la sua cancellazione”.
“Noi non ignoriamo – dice il segretario Pd Andrea Costa – la storia di questo Paese e di questo territorio in particolare, degli ultimi 90 anni. Siamo contro tutte le dittature, in Italia il Partito Comunista Italiano ha dato un contributo fondamentale per la conquista della libertà e della democrazia, per la scrittura, l’approvazione e l’attuazione della Costituzione. E’ per noi inaccettabile la strumentalità e la provocazione sottesa nella richiesta di un provvedimento speculare alla legge Fiano”.