Firenze – Un passo avanti c’è, secondo il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, ma non è ancora del tutto sufficiente. A mancare, ancora, una peina garanzia deilavoratori delle grandi aziende in caso di improvvise cessazioni o delocalizzazioni. Il presidente della Regione Toscana prende posizione sull’emendamento del governo al decreto antidelocalizzazioni, presentato in commissione bilancio, per essere approvato in sede di Finanziaria e su cui i lavoratori di Gkn hanno espresso in queste ore la loro contrarietà.
“Ho sostenuto con forza la necessità di una norma che mettesse un freno alle delocalizzazioni selvagge e alle chiusure di aziende dall’oggi al domani – afferma Giani – per questo ritengo che l’emendamento contribuisca comunque a far fare un passo avanti a questo importante strumento. Detto questo, non posso non ascoltare le critiche nel merito di alcuni aspetti specifici e le proposte costruttive che vengono dai lavoratori della Gkn attraverso il Collettivo di fabbrica, cui rinnovo il mio sostegno e che ringrazio per la tenacia e la lucidità con cui sta portando avanti questa battaglia che è anche nostra. Si tratta di osservazioni che vengono da chi sta vivendo sulla propria pelle gli effetti di una decisione che li ha lasciati a casa da un giorno all’altro, senza preavviso e che, per questo, meritano l’attenzione del governo. In particolare credo vada posta l’attenzione sulle potenziali implicazioni dell’emendamento per quanto riguarda il diritto dei lavoratori a difendersi attraverso norme contrattuali o facendo ricorso alla magistratura, così come sulla necessità di dare priorità alla continuità o rilancio produttivo rispetto ad una monetizzazione dei licenziamenti”.
Per approfondire questi aspetti il presidente Giani si è detto quindi disponibile a favorire un incontro su questi temi fra rappresentanti del Governo e Collettivo Gkn.