BIBBIENA – Dal 15 luglio al 13 agosto 2017 ExpArt studio&gallery, in via Borghi 80 a Bibbiena (AR), presenta “Dell’umana concezione”, doppia personale di Dario Maria Campana e Francesco Palmieri a cura di Silvia Rossi.
L’esposizione, a ingresso libero e gratuito, sarà visitabile dal martedì al mercoledì con orario 15/19, dal giovedì al sabato con orari 9,30/12 e 15/19, o su appuntamento.
Sabato 15 luglio, dalle ore 17, l’inaugurazione in galleria con un brindisi alla presenza dei due artisti.
LA MOSTRA:
Agli esatti antipodi dell’espressione stilistica si trovano le opere di Campana e Palmieri, i due nuovi protagonisti del calendario espositivo di ExpArt. Un contrasto totale che ci fa trovare da un lato l’opera minimale e postmodernista dell’artista riminese, che gioca con i suoi bassorilievi monocromi, scolpiti dalla luce e dalla materia, e dall’altro le opere del catanese che offrono un sapore classicheggiante, un’atmosfera bökliniana avvolta però da quei caldi colori delle terre del sud, che si offrono generose e impervie.
Apparentemente niente lega questi due autori, ma il tempo che ci concediamo nella loro osservazione lascia emergere un doppio filo che unisce queste opere: la mitologia e l’impatto umano sul mondo circostante.
In Dario Maria Campana lo scarto è memoria, viene eletto a monumento dell’era contemporanea. Le sue opere giocano con i nomi di dei e costellazioni. Francesco Palmieri ci offre invece un Prometeo prigioniero e un Odisseo nelle scure acque di un mare ignoto. Mentre il primo usa, reinventa, scolpisce e colora i rifiuti di un’era informatica e digitale, trasforma la materia in qualcosa che se ne allontana decisamente pur lasciando chiara la sua evocazione, il secondo crea con una pittura classica e decisa dei contrasti inaspettati, per quanto ormai facenti parte del paesaggio quotidiano. Così tra sassi e onde spuntano le testimonianze del passaggio dell’uomo contemporaneo.
Entrambi gli autori indagano quindi le orme di un vissuto che appartiene all’umana concezione della vita, della sua meccanica e della sua trasfigurazione. Ecco allora annullarsi quell’iniziale e apparenze contrasto, che appartiene ormai solo allo stile scelto, per raccontare in modo complementare una stessa storia, quella di tutti.
BREVI BIOGRAFIE:
Dario Maria Campana nasce a Catania nel 1938 e lì vive fino al 1947, quando con la famiglia si trasferisce ad Asmara, in Eritrea. Torna in Italia, a Rimini, nel 1954. Nel 1967 apre un atelier di scultura e nel 1969, gemellandosi con il Centro Operativo Sincron Brescia, apre una galleria denominata Centro Operativo Sincron Rimini, nella quale propone al pubblico le opere sue e di altri artisti. Nel 1971 organizza Incontro Sincron 71, una grande collettiva di autori italiani articolata in vari spazi aperti e nelle sale del Comune di Rimini. Nei primi anni Settanta esegue sculture monumentali in marmo e bronzo per edifici pubblici nazionali ed espone in varie città. Nel 1976 interrompe l’attività di scultore che riprende dopo oltre quarant’anni. Nel 2016 realizza sculture e bassorilievi che sono esposti, nella primavera del 2017, nella Galleria dell’Immagine di Rimini.
Francesco Palmieri nasce Locri (RC) nel 1963 e vive a Catania. Insieme alla formazione di musicista, la quale lo ha portato a svolgere l’attuale professione di cantante d’opera, svolge i suoi studi d’arte figurativa al Liceo artistico e all’Accademia di belle arti di Roma. Frequenta i corsi internazionali di calcografia all’Accademia Raffaello di Urbino, ma deve soprattutto la sua formazione alla assidua frequentazione dei più importanti musei, in particolare quelli romani, dove ha avuto modo anche di realizzare copie direttamente dall’originale dei grandi maestri. Negli ultimi anni si è iniziato alla scultura. Ha esposto le sue opere in varie gallerie nazionali, tra cui si ricordano la Galleria Civico 69 e la Galleria Onart di Firenze, la Galleria sideA di Catania e la Galleria Arteborgo di Roma. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private.