Della Valle chiede a Moratti chiarezza su Calciopoli

FIRENZE – Una settimana fa Diego Diego Della Valle aveva lanciato un primo appello alla chiarezza sul caso Calciopoli. In una lettera di ieri al presidente dell’Inter, Massimo Moratti, il patron della Fiorentina, invece, ha chiesto di spiegare la disparità di trattamento riservata alle due società. La squadra viola, infatti, subì, a seguito dei processi per il campionato 2006, una penalizzazione di 19 punti (poi ridotti a 15) che costò la partecipazione alla Champions League conquistata sul campo.«Per me e non solo – sostiene Della Valle – sarebbe importante sapere cosa Moratti pensa di quello che abbiamo dovuto subire ingiustamente». Lo stesso Diego, assieme al fratello Andrea ed all’ad gigliato, Sandro Mencucci, venne personalmente indagato e poi scagionato dalle accuse. Molte delle intercettazioni relative al patron interista, invece,vennero messe da parte. «Non è in discussione la reputazione di una società seria come l'Inter – ha continuato l’imprenditore proprietario della Fiorentina – che nulla c'entra con il comportamento degli individui, ma è in discussione la sua reputazione personale. Si parla spesso di voler rifondare il calcio riportandolo ai valori veri dello sport: questa potrebbe essere per noi due l'occasione di dare un ottimo contributo a questo obiettivo». Anziché rimanere in silenzio, secondo Della Valle «bisogna dare delle spiegazioni chiare sincere e leali e a tutti i tifosi di tutti i club coinvolti per permettere loro di capire cosa è veramente successo, spiegando tutto senza opportunismi, tatticismi e strategie mediatiche che in alcuni casi sono state di totale cattivo gusto: solo chi come noi è stato vittima di un processo sportivo frettoloso, rappezzato e ingiusto può capire quanto sia difficile affrontare in prima persona queste questioni, ma quando si è leader di un gruppo si devono assumere in prima persona tutte le responsabilità mettendoci la propria faccia e la propria dignità». A seguito della richiesta della Juventus di restituzione dello scudetto del 2006, conquistato sul campo da gioco e tolto alla società torinese dal processo Calciopoli, spetta per Della Valle ai dirigenti delle società coinvolte, come Massimo Moratti, far chiarezza sulla vicenda per confermare ai tifosi la credibilità del calcio italiano. 

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