Firenze – Sono terminati i primi esami medico-legali effettuati al Policlinico Careggi, sul cadavere cadavere di Ashley Olsen, l’americana di 35 anni trovata morta sabato 9 gennaio nella sua abitazione in Oltrarno in via Santa Monica. Gli esami confermano il decesso per strangolamento. Sul corpo della donna sono stati eseguiti i prelievi per l’esame tossicologico e i tamponi per accertare se prima della morte abbia avuto un rapporto sessuale. Campionature che serviranno anche per effettuare l’estrazione del Dna, qualora se ne ravvisasse la necessità, da confrontare con il presunto assassino. Le indagini sono coordinate dal procuratore capo Giuseppe Creazzo, sono serratissime e agiscono su più fronti: gli incontri della donna nella notte tra giovedì 7 e venerdì 8 gennaio scorsi all’interno e dopo l’uscita dal locale Montecarla, dove è stata vista l’ultima volta, la ricerca del cellulare della donna scomparso e che risulta staccato dal mattino di venerdì, l’analisi dei filmati ripresi dalle telecamere nella zona dove Ashley viveva.
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