Firenze – Quindici spiaggiamenti di delfini nel primo trimestre del 2017 sulle coste toscane, di cui 13 della specie Stenella coeruleoalba, e con un bilancio di 14 decessi: un’impennata di mortalità che, come sottolinea l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, si configura come “anomala”. L’Arpat ha svolto accertamenti con l’Istituto zooprofilattico di Lazio e Toscana e, per quanto riguarda le cause, ad ora l’ipotesi emersa riguarderebbe una sorta di epidemia di Dolphin morbillus, ovvero Dmv, ovvero, il morbillo dei delfini. La malattia che riguarda i delfini sarebbe stata osservata “sulle coste meridionali italiane da giugno 2016″ e si sarebbe presentata ora sulle coste toscane ” A supporto di tale ipotesi – ribadisce la nota di Arpat – il quadro osservato di scadente stato di nutrizione e di alte cariche parassitarie è spesso indice di immunodepressione negli animali allo stato libero”. Una situazione che, osserva l’Agenzia regionale, ricorda quella che affrontata nel 2013, dove però la moria fu più pesante: infatti, “nello stesso arco di tempo, si registrò il doppio di cetacei morti, 28 animali, di cui 20 stenelle”.