Firenze – Venti progetti e risorse che sfiorano i 30 milioni di euro: a questo ammonta per la città di Firenze l’importo complessivo di definanziamento dei fondi PNRR, in attesa di sostituzione. Dei venti progetti 16 sono già contrattualizzati, uno è in fase di progettazione e per tre i lavori sono già conclusi. Per la città metropolitana i progetti definanziati sono 17 invece per un totale di 102,2 milioni.
Il quadro dei progetti definanziati è stato presentato dall’assessore a Educazione e Welfare Sara Funaro, dall’assessore ad Ambiente e transizione ecologica Andrea Giorgio e dalla vicesindaca della Città metropolitana Brenda Barnini, che hanno assicurato: “Non ci fermeremo, andremo avanti con i progetti previsti. È arrivato il momento di dire chiaramente al Governo che abbiamo bisogno di certezze”.
Ed ecco ciò che nel merito costerebbe a Firenze il definanziamento prospettato dal governo: i progetti definanziati (valore complessivo 29.533.784 euro) riguardano in prevalenza l’edilizia scolastica e l’efficientamento energetico. Agli interventi definanziati sono poi associati altri finanziamenti provenienti dal Fondo opere indifferibili o dal Comune per un importo complessivo di circa 4,2 milioni di euro. Tra gli interventi di valorizzazione del territorio ed efficienza energetica ci sono i lavori di adeguamento statico nelle scuole Cairoli, De Filippo, Dionisi, Gramsci, Rodari, Don Milani, Nuccio e media Carducci, ma anche l’efficientamento energetico di Palazzo Strozzi, il rifacimento di via Faenza e la manutenzione straordinaria di guard rail in varie strade (tutti questi progetti sono nella fase ‘post gara’); scuola elementare Carducci, chiesa Barnabiti Sant’Agostino, palestra di scherma Raggetti e Museo Novecento (lavori conclusi). Interventi di efficientamento energetico e sviluppo sostenibile interessano invece il Saloncino Goldoni (in fase di progettazione). I progetti di rigenerazione urbana interessati dal definanziamento sono quelli della scuola Ghiberti e quelli che prevedono interventi vari nell’area collegata, come ad esempio quelli relativi alla stazione della Polizia municipale di via di Legnaia, all’impianto sportivo Olimpia, al verde urbano e al rifacimento delle vie di Scandicci e di Legnaia.
“Il governo per l’ennesima volta sta facendo confusione – ha detto l’assessore Funaro – chiediamo un confronto immediato perché ci vengano date risposte ufficiali sul definanziamento di progetti che sono già stati tutti o realizzati o in corso di realizzazione oppure già appaltati. Non si possono generare incertezze su progettualità importanti per i cittadini. Si tratta di 20 progetti per un totale di circa 29 milioni di euro, che riguardano riqualificazioni urbane, tra cui ad esempio scuole, interventi ambientali e di edilizia residenziale pubblica. Tra tutti questi interventi il più consistente economicamente è quello della scuola Ghiberti: l’appalto è già assegnato, i lavori di demolizione e rifacimento partiranno a breve e lo spostamento delle classi è già stato concordato con le famiglie. Inoltre, l’amministrazione comunale ha speso ulteriori risorse proprie per lo spostamento. Quando ci prendiamo degli impegni con i cittadini e chiediamo anche dei sacrifici, per poi dare risposte di qualità, bisogna essere seri e coerenti. Indietro non si torna”.
“A rischio sono tanti progetti – ha detto l’assessore Giorgio -, che, a differenza di quello che sostiene il Governo, non vengono definanziati perché non stanno andando avanti: si tratta di progetti che abbiamo portato in fondo e già chiuso. Progetti importanti, di rigenerazione urbana, scuole, rivolti a tante realtà su cui stiamo lavorando e investendo su tanti fronti, ad esempio nell’ottica di favorire una riduzione dei consumi e puntare sempre più sulla sostenibilità. Gli amministratori rappresentano i cittadini che a noi chiedono risposte chiare su molti temi, come appunto quello della transizione ecologica. E qui ancora una volta il centrodestra dimostra di essere nemico dell’ambiente e fa emergere tutte le sue ambiguità su questo fronte, com’è venuto fuori anche a livello locale, con il capogruppo Fdi a Palazzo Vecchio che tra i banchi del Consiglio comunale ha ammesso di non credere alla ‘teoria del surriscaldamento terrestre’. Le amministrazioni hanno lavorato pancia a terra e adesso il Governo ci lascia nell’incertezza più totale”.
“Per la Città metropolitana si parla di progetti che facevano riferimento ai piani urbani integrati per un totale di 100 milioni di euro – ha detto la vicesindaca della Città metropolitana Barnini -, opere e investimenti che riguardano tutto il territorio metropolitano su tutte le tre linee di finanziamento previste, inclusione sociale, rigenerazione urbana, sostegno impianti sportivi. Per tutte queste opere ci sono contratti firmati per far partire i cantieri, è una situazione sconcertante. Le informazioni non sono state trasmesse in maniera ufficiale agli enti, per questo siamo molto preoccupati da questo caos, questo è bullismo istituzionale, non abbiamo mai visto un Governo che passa sopra al confronto con regioni ed enti locali in questo modo”.