Via libera della Camera al decreto del fare, approvato con 427 sì e 167 no. Contrari Sel, Movimento 5 Stelle, Lega Nord e Fratelli d’Italia che hanno confermato la scelta dell’ostruzionismo, presentando 251 ordini del giorno (circa 200 del solo M5S) che devono essere discussi dopo la fiducia e prima del voto finale. Si annuncia dunque una seduta fiume.
Il provvedimento, che dovrà essere approvato anche dal Seenato, contiene diverse misure volte a sostenere il flusso del credito alle imprese, semplificare la burocrazia e abbreviare la durata dei procedimenti civili, anche attraverso il ripristino della mediazione obbligatoria per un ampio spettro di controversie.
Tra i provvedimenti che hanno fatto più discutere c’è quello sull’agenda digitale. Con le modifiche introdotte lunedì, il wifi è stato liberalizzato, e quindi l’accesso a internet non richiede l’identificazione personale di chi lo usa.
Contemporaneamente però il governo ha ridotto i fondi per la banda larga previsti dall’agenda digitale, che da 150 milioni di euro sono diventati 130. I soldi risparmiati andranno alle televisioni locali.
Grillo all’attacco
Intanto, mentre i suoi fanno ostruzionismo in aula il leader del M5S sul blog continua ad attaccare il governo delle larghe intese: “Gli sprechi sono ovunque intorno a noi – scrive -, ma non c’è alcuna volontà politica di eliminarli…. Da mesi il governo di capitan Findus Letta si trastulla con un punto di Iva e il rinvio dell’IMU, con l’unica decisione di rimandare le decisioni mentre l’economia tracolla”. E mentre la Carfagna e Bondi lo accusano di fascismo, Grillo, a sua volta,sulla scia di quanto detto da Casaleggio nei giorni scorsi, agita lo spettro delle piazze: “La mancanza di una reazione qualunque di fronte alla protervia della politica sconfina nel mistero. Sembra che un intero popolo sia in attesa di qualcosa che verrà, che percepisce, ma non ha ancora messo a fuoco. Allo “Status Quo”, nuovo idolo sacro di questa democrazia malata e delle sue istituzioni, si sacrificano alla luce del sole, senza vergogna alcuna, valori etici e morali”.