Firenze – Play, nuova creazione commissionata e prodotta da Fondazione Fabbrica Europa, che trae origine dall’antico gioco del Pallone al bracciale, allo Sferisterio delle Cascine.
Il coreografo Alessandro Sciarroni indaga i concetti di tempo e di durata, portando il corpo del performer a misurarsi con la dedizione, la resistenza, l’energia. La ricerca dell’artista, Leone d’Oro alla carriera alla Biennale Danza di Venezia, attinge alla memoria e alla tradizione per dare vita a un nuovo e del tutto personale segno artistico e performativo.
Lo Sferisterio delle Cascine di Firenze ha 80 metri di lunghezza e 18 metri di larghezza.
Un performer – un giocatore di Pallone al bracciale – permea di solitudine questo imponente spazio. Con il pesante manicotto di legno puntuto, la palla di cuoio viene scagliata con vigore sul muro d’appoggio. La potenza dei palleggi insiste, incessante. La leggerezza e l’agilità nei piedi e nelle gambe e la forza nelle braccia, creano un dispositivo dinamico che, nel movimento di un corpo teso, scattante e armonioso e nel carambolare della palla sul muro, trova una danza.
Lungo il muro, in tre piccole aperture, sono poste altrettante telecamere, a rapire i dettagli dello sforzo, del fluire delle movenze, della capacità di controllo nel possente colpo inferto. Le immagini proiettate sull’alto muro, fanno entrare lo spettatore nel gioco, restituendo la soggettiva dello sguardo del performer. Microfoni captano e amplificano l’impatto della palla sul bracciale e sul muro, o a terra. Un suono duro, sordo e sempre più forte che si intreccia al tappeto sonoro, una composizione originale creata per accompagnare l’azione.
Il Pallone al bracciale, storicamente un gioco di squadra, viene qui restituito in una dimensione solitaria. Un essere umano solo in uno spazio enorme gioca la sua personale partita. La solitudine di un corpo che sfida i propri limiti espande il vuoto riempiendolo di potenti ed emozionanti echi e risonanze.
10, 11, 12 giugno 2022 | dalle ore 21.30 alle ore 24.00
Foto: PLAY di Alessandro Sciarroni. Fabbrica Europa (ph Monia Pavoni)