Firenze – “Durante i brevi intervalli in cui la nostra specie sopporta di interrompere il suo lavoro da alveare, nell’afferrare l’essenza di quello che essa fu e continua a essere…”: è un passaggio tratto dalla conclusione di “Tristi Tropici” di Claude Levi Strauss che Virgilio Sieni ha voluto in epigrafe dell’edizione 2025 de “La democrazia del corpo“.
Nella prima parte della rassegna (la seconda si svolgerà in autunno) Cango Cantieri Goldonetta Firenze accoglie dall’8 febbraio al 17 maggio 12 performance di artisti tra i più interessanti della scena contemporanea.
Sospendere dunque le “procedure da alveare che ci distanziano dalla funzione più umana che è quella di cooperare con gli altri e andare loro incontro” è il filo dell’edizione di quest’anno che porta sulla pedana dei Cantieri Goldonetta coreografi internazionali ma soprattutto italiani che danno il loro contributo in una dimensione mondiale. Si tratta di sei presenze maschili e sei famminili: “Le donne eccellono per attenzione, meditazione, elaborazione e tolleranza”, chiosa Sieni. Resta inoltre la forte attenzione verso la diversità che è una delle cifre artistiche della poetica del coreografo fiorentino: “Emanciparsi atrtraverso la vicinanza della diversità”.
Aprono la rassegna il Premio Ubu come miglior performer under 35 SARA SGUOTTI e la scrittrice e performer ARIANNA ULIAN presentano CREPA. Un montaggio di parole, suoni e gesti attorno all’immagine di una crepa, smottamento e apertura, ferita o feritoia per corpi che si accostano, diversi ma appartenenti allo stesso lembo. (sabato 8 febbraio ore 19.00 | domenica 9 febbraio ore 17.00)
La Peau de l’Espace della svizzera YASMINE HUGONNET è un assolo che nasce dal desiderio di far sentire, vedere e ascoltare i pensieri propulsori del processo di creazione. Cosa vibra tra le superfici cutanee? Dove inizia e finisce la forma nella danza? Quali informazioni intercorrono tra un corpo e un pubblico? (sabato 15 febbraio ore 19.00 | domenica 16 febbraio ore 17.00)
MARTA BELLU / DONATO EPIRO / ANDREA SANSON con Acquitrini propongono una riflessione musicale, coreografica, visiva su luoghi al limite tra l’ambiente terrestre e quello acquatico, ecosistemi sospesi in una propria apparente staticità ma ricchi di vita e movimento. (sabato 22 febbraio ore 19.00 | domenica 23 febbraio ore 17.00)
La coreografa LUNA CENERE e il compositore, improvvisatore, sassofonista ANTONIO RAIA con Mercurio indagano la dualità maschile-femminile, l’obliquità di senso e la trasversalità, attraverso le proprietà antitetiche di questo metallo, pesante e al contempo volatile. La ricerca prende spunto anche da astronomia e mitologia. (sabato 1 marzo ore 19.00 | domenica 2 marzo ore 17.00)
Il sesso degli angeli di ROBERTO CASTELLO, coerentemente con il titolo, non ha alcun argomento. Si limita a collocare in una scena scabra due interpreti che eseguono una partitura asimmetrica, capricciosa, a tratti spiazzante, che alla fine lascia trasparire, in filigrana, qualcosa di riconducibile alla dimensione angelica. (venerdì 7 marzo ore 20.00 | sabato 8 marzo ore 19.00)
Due i lavori di FABRIZIO FAVALE. In Danze Americane il coreografo incarna sequenze come fossero esercizi che, partendo dalla danza Moderna e Postmoderna Americana, si proiettano in libere possibilità di sviluppo. In Nubla i danzatori Giulio Petrucci e Jari Boldrini sperimentano diversi approcci ripetendo, variando o abbandonando sequenze che mescolano un senso caotico del movimento con tecniche codificate. (sabato 15 marzo ore 19.00 | domenica 16 marzo ore 17.00)
Sonate Bach. Di fronte al dolore degli altri di VIRGILIO SIENI nasce nel 2006 come riflessione sulle atroci tragedie abbattutesi sui civili nelle guerre di quei decenni. Oggi la storia perpetua questo flagello e la ripresa dello spettacolo, quasi una cerimonia, destina la danza alle declinazioni del dono e della compassione. Centinaia di fotografie di reporter di guerra hanno fornito i fotogrammi drammatici che compongono la partitura di una coreografia che assimila quelle posture cercando un approccio irrisolvibile all’orrore. (venerdì 21 marzo ore 20.00 | sabato 22 marzo ore 19.00 | domenica 23 marzo ore 17.00)
BILLI di e con NICOLA SIMONE CISTERNINO è la prima tappa di un nuovo percorso di creazione sull’archetipo del Re, il principio maschile, primo e ultimo tra gli uomini, icona e soglia ontologica tra l’oltre, l’intuibile, il terreno, il sensibile, espressione di un corpo seduttivo, magnetico, elettrico, mutevole e vivo. (venerdì 28 marzo ore 20.00)
RAFFAELLA GIORDANO, protagonista della danza europea (Carolyn Carlson, Pina Bausch, Sosta Palmizi), si affida alla giovane coreografa e autrice STEFANIA TANSINI per re-interpretare dopo vent’anni uno tra i suoi assoli più misteriosi e inafferrabili, Tu non mi perderai mai, ispirato dal testo ebraico del “Cantico dei Cantici”. (sabato 5 aprile ore 19.00 | domenica 6 aprile ore 17.00)
U. (un canto) di ALESSANDRO SCIARRONI è una performance musicale la cui drammaturgia è costituita da canti corali, tratti dal repertorio italiano e composti tra la metà del secolo scorso e i giorni nostri, che parlano della relazione tra essere umano e natura, del tempo che passa scandito dalle stagioni e dal lavoro nei campi, della relazione tra umano e divino. (mercoledì 16 aprile ore 20.00 | giovedì 17 aprile ore 20.00)
Oltreconfine di COMPAGNIA XE / JULIE ANN ANZILOTTI è un viaggio, reale o immaginario, nel quale desideri e ricordi si mescolano, suoni e musiche affiorano, messaggi scorrono da luoghi vicini e lontani. Prosegue così il Progetto “Personae”, dedicato a giovani e adulti diversamente abili. (giovedì 8 maggio ore 20.00 | venerdì 9 maggio ore 20.00)
JARI BOLDRINI e MAURIZIO GIUNTI, artisti sostenuti dal Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni, firmano le coreografie di una nuova produzione che vede in scena i giovani danzatori di COB Compagnia Opus Ballet. (mercoledì 14 | giovedì 15 | venerdì 16 maggio ore 20.00 | sabato 17 maggio ore 19.00)
Nel programma si inserisce il WORKSHOP Dinamiche del dialogo. Un laboratorio di improvvisazione di danza a cura di JURIJ KONJAR, danzatore/coreografo sloveno formatosi al PARTS di Bruxelles e successivamente con Steve Paxton, di cui porta tuttora in scena il solo improvvisato sulle “Variazioni Goldberg” di Bach. (venerdì 14 | sabato 15 | domenica 16 febbraio ore 10.00-13.30)
In foto: in alto FABRIZIO FAVALE, Danze Americane (ph. Sara Deidda), al centro MARTA BELLU, Acquitrini (ph. LAURA FARNETI)