Danza: Illuminazioni della coscienza con il violoncello di Bach

Firenze – Conversazioni familiari e sublimi sono le sei Suites per violoncello solo di Johann Sebastian Bach: tirano fuori sentimenti nascosti, nostalgie, amori perduti, attimi di felicità. Le note dolci e gravi del violoncello scavano al di sotto della pelle ruvida delle illusioni del quotidiano e producono “illuminazioni” improvvise che appaiono e scompaiono. Come nello specchio di Ingmar Bergman che alle Suites ha dedicato uno dei suoi film più intensi.

A questo magico contatto con le verità della coscienza non poteva restare indifferente Virgilio Sieni  che ha offerto al Cango un altro magnifico pezzo della sua officina fiorentina. L’idea artistica del coreografo fiorentino si esprime in un’anima complessa dove l’espressione del gesto e del movimento è frutto di una costruzione di riferimenti culturali, di aderenze alla realtà fisica del momento teatrale, di esplicito coinvolgimento emotivo del pubblico che assiste alla rappresentazione.

Prima di tutto c’è il piano “delle narrazioni del corpo, tra simbologie figurative e descrizioni nello spazio”, come avverte il programma di sala. Costellazioni gestuali che disegnano e rendono esplicite le architetture musicali di Bach e la loro poetica .

Illuminazioni fisiche della danza dunque, nel dialogo fra due corpi di ragazze adolescenti e di giovani uomini: le prime immerse in una luce forte e omogenea, come le loro speranze e la fiducia con la quale si affacciano alla vita; i secondi nella semioscurità della coscienza matura, quando si è bevuta l’acqua della sorgente del bene e del male.

Sono anche illuminazioni poetiche, “visioni del veggente”, nel senso che Arthur Rimbaud ha dato a una raccolta di poemi in prosa che porta questo titolo: “Il poema non può mai essere limitato ad un’interpretazione unica e conserva indefinitamente il suo potere efficace di catalizzatore dell’immaginazione”, come fu scritto di alcune opere visionare di Victor Hugo.

Nell’azione coreografica a due il violoncello di Bach funziona come l’energia che mette in azione il movimento che si ferma in gesti ripetuti nel vuoto del silenzio, come se i corpi si stessero preparando alla nuova diversa suggestione emotiva.

Illuminazioni è andato in scena il 24 e il 25 marzo. Interpreti quattro danzatori della Compagnia Virgilio Sieni: le due ragazze, Noemi Biancotti e Linda Pierucci e i due giovani uomini, Jari Boldrini e Maurizio Giunti. Corpi somiglianti fra loro, come in uno specchio.

 

Foto: lluminazioni  di Virgilio Sieni  (ph Riccardo Caselli)

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