Firenze – Il mondo della fisica quantistica è fatto di particelle che, pur essendo lontane, si influenzano reciprocamente nei loro stati e movimenti. Restano lontane, ma sono legate fra loro e il loro legame è descritto da formule matematiche. Nello spazio fisico creato dalla danza, queste particelle tendono invece a incontrarsi fino a diventare un’unica entità fatta di due identità diverse che hanno compiuto lo stesso percorso.
Sono riflessioni che suscita la performance Passage Paysage presentata a Cango da Camilla Monga, coreografa e danzatrice, e Federica Furlani, musicista e sound designer, con la partecipazione della danzatrice Chiara Montalbani, nell’ambito dell’edizione autunnale della rassegna “La Democrazia del corpo 2024” ideata da Virgilio Sieni.
La viola di Federica Furlani, con i suoi timbri astrali, sottolineata efficacemente dai successivi strati di suono della musica elettronica, accompagna il pubblico in una dimensione altra, ma non contrapposta, come se fosse la descrizione stilizzata delle leggi che regolano corpi e comportamenti degli essere umani.
I due quadri della performance, Passage e Paysage, si susseguono senza soluzione di continuità. Nel primo i corpi delle due danzatrici interagiscono in uno stretto rettangolo di luce, con movimenti che tendono a simmetria e sincronia alla ricerca di un’identificazione reciproca che non può avvenire. La diversità dell’interazione e l’ imprevedibilità creano un’atmosfera di sospensione.
Nel secondo quadro, il “paesaggio” creato dal duetto arriva a compimento: lo spazio si estende e i corpi vestiti di nero (ma non con costumi identici) delle artiste finalmente sono diventati l’uno lo specchio dell’altro.
Prossimo appuntamento con la Democrazia del corpo il 25 e il 26 ottobre p.v. con il nuovo solo di Thomas hauert “Troglodyte_zaungaust/Zaunkoenig