Dancalia, sulla rotta magica di un mare scomparso

 Pare che il periodo migliore per visitarla sia da ottobre a marzo, ormai il suo nome è già entrato nelle rotte privilegiate di un turismo alla ricerca di esperienza estreme. Siamo in Dancalia, nell'Africa Orientale, è a questo luogo dell'anima che Andrea Semplici ha voluto dedicare il suo ultimo libro dal titolo "Dancalia. Camminando sul fondo di un mare scomparso" in libreria per Terre di Mezzo editore. Geograficamente la Dancalia è la parte settentrionale della depressione dell'Afar, un triangolo, una regione desertica di 150.000 kilometri quadrati della crosta terreste, in continuo movimento dove si incontrano tre grandi fratture, Mar Rosso, Golfo di Aden e Great Rift Valley; politicamente area di confine tra Etiopia, Eritrea; Gibuti e Somalia. Un'area di diecimila kilometri quadrati che  si trova al di sotto del livello del mare, fino a toccare i 120 metri e più, terra in continuo movimento e segnata da un'intensa attività vulcanica. "Qui la creazione non è ancora terminata". Nel novembre del 1978 nell'arco di sette giorni dal niente nacque un nuovo vulcano, il cono dell'Ardoukoba, alto 40 metri che oggi si specchia nel Mar Rosso. Andrea Semplici più volte nel corso della sua vita ha tentato l'approccio a questi luoghi, cinque i tentativi per raggiungere il sale della Dancalia, poi finalmente è riuscito a realizzare la spedizione e il percorso che aveva in mente.

Con questo libro ci racconta la sua Dancalia, il suo incontro con il suo popolo, una curiosità che gli si era insinuata nel cuore dopo aver incontrato un pastore afar sulle coste del Mar Rosso, "aveva gli occhi da uomo della notte. Sentii un senso di amicizia che in Africa non avevo ancora provato". Prima dell'avanzata del turismo e dello sfruttamento delle società minerarie, queste terre sono ricche di potassio, oggi in mano a società minerarie canadesi e alle imprese cinesi che ne asfaltano le strade a ritmi vorticosi, Andrea Semplici ci regala il suo ritratto di un luogo pieno di misteri e di storia, dove la terra muore per rinascere. Il racconto che scorre attraverso veloci paragrafi che danno ritmo e invogliano la lettura segue la spedizione con partenza Addis Abeba e destinazione Dallal, attraverso le tappe di Awash, Millè, Afdera, fino a Erta Ale, Ahmed Ela e la piana del Sale. Lungo questo viaggio attraverso vette vulcaniche e altopiani salini dai colori psichedelici ci imbattiamo con i primi esploratori che si contendevano il primato di questa traversata, Ludovico Nesbitt e il barone Franchetti, uniti da un destino comune, morirono in un incidente aereo a pochi giorni di distanza, o con la ominide "Lucy" scoperta qui nel 1974. Nell'idea della Dancalia che Andrea Semplici ci ha voluto trasmettere ha sicuramente fatto tesoro delle parole del giovane Ander "devi mostrare soprattutto a te stesso, di avere un'anima di poeta. Si va in Dancalia per cambiare punto di vista". Missione compiuta.
 
Dancalia. Camminando sul fondo di un mare scomparso
Terre di Mezzo editore
Pagg.192
Euro: 14,00

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