Pisa – Sono quindici le idee di impresa maturate dagli allievi dell’edizione 2014 del PhD plus, il programma dell’Università di Pisa dedicato allo sviluppo dello spirito imprenditoriale, alla promozione dell’innovazione e alla valorizzazione delle proprie idee e dei risultati della ricerca giunto ormai alla sua conclusione. Venerdì 16 maggio, alle ore 14.30, nell’Aula Gerace del dipartimento di Informatica, i ragazzi hanno presentato i loro progetti a rappresentanti di aziende e dei Poli tecnologici toscani, tutti soggetti potenzialmente interessati a investire nelle loro idee.
Dopo l’introduzione di Paolo Ferragina, prorettore per la Ricerca applicata e l’innovazione, sono seguiti i “pitch” degli allievi: Luigi Francesco Cerfeda (Besos – Bio Engineering Systems for Open Society); Giovanni Fabiani, Ana Francic, Hossein Moghaddam, Adil Padamsey, Ilir Sokoli (Tour My City); Saverio Citraro (B-Safe); Federico Aiana (Cerbero); Giuseppe Magliano, Davide Spagnuolo (City Enjoyers); Angelo Mario Del Grosso (CoPhI Framework); Gianluca Albanesi (Immunomanipulation: a new approach to organ transplantation); Serena Giusti, Tommaso Sbrana (IVTech S.r.l.); Hossein Moghaddam (Measure Me); Giovanni Bonaccorsi, Michele Mambrini, Daniele Pasciuto (Open Source Hardware); Gennaro Grande (Sportello Salute); Giovanni Bianchi (Strappo – Sharing is Carrying); Enrico Ciullo (Adotta un ulivo); Simona Daniele, Elisa Zappelli (The “Protein-Interaction Study” Laboratory); Ahmed Abu Zaho, Nurgul Genc, Nina Hoffmann, Sakis Stavrakas (Amerigo Boutique Hotel). Tre delle quindici idee di impresa presentate sono nate dagli allievi del master in Business Administration del dipartimento di Economia e Management, che hanno avuto la possibilità di seguire il percorso di formazione.
Stampanti 3D customizzabili, ulivi da adottare a distanza, un sistema radio per la pubblica sicurezza, una app per trovare un passaggio in macchina, un social network dedicato agli eventi. Sono solo alcune delle idee di impresa che gli allievi del PHD plus – il percorso di formazione dell’Università di Pisa – hanno presentato a un pubblico di investitori e rappresentanti dei poli tecnologici toscani durante l’ultimo incontro dell’edizione 2014. I ragazzi, introdotti da Paolo Ferragina, prorettore per la Ricerca applicata e l’innovazione dell’Ateneo, hanno tenuto i loro “elevator pitch” per illustrare le caratteristiche e le potenzialità dei loro progetti.
Ecco alcune delle idee più originali degli allievi dell’edizione 2014 del PHD plus che ora aspirano a diventare impresa.
Open Source Hardware, di Giovanni Bonaccorsi, Michele Mambrini, Daniele Pasciuto, è una stampante 3D versatile, customizzabile a seconda delle esigenze del cliente. Il progetto della stampante 3D ha una struttura scalabile: è possibile partire con la versione base e aggiungere parti, upgrade e accessori in linea con la filosofia open source, in quanto vengono usate parti facilmente reperibili.
B-Safe, di Saverio Citraro, è un sistema di messaggistica via radio per comunicare con le popolazioni che vivono in zone soggette a rischi idrgeologici e frane (guarda la videointervista). Attraverso un trasmettitore e ricevitori distribuiti nelle case, nelle piazze e nei palazzi di governo, B-Safe è in grado di raggiungere i luoghi colpiti da disastro ambientale in cui i sistemi di comunicazione sono interrotti, funzionando da una distanza di 10 kilometri. B-Safe è stato già installato in cinque piccoli comuni del Nord Italia e funziona molto bene.
Strappo – Sharing is Carrying, di Giovanni Bianchi, è una soluzione per i giovani che frequentano la Versilia, una zona molto viva, che, specialmente di notte, non è servita in maniera adeguata da trasporti pubblici economici. Tramite “Strappo”, una piattaforma mobile connessa a Facebook, i giovani potranno trovare passaggi in tempo reale pagando il guidatore con alcuni crediti. Il proprio credito per gli “strappi” può essere ricaricato pagando o offrendo “strappi” ad altri passeggeri. I crediti possono anche essere riconvertiti in soldi. Oltre ad essere un modo economico per spostarsi è anche un’occasione per fare nuovi amici.
City Enjoyers, di Giuseppe Magliano e Davide Spagnuolo, è un “event advisor” in grado di segnalare e avvisare le migliori iniziative sul territorio, aspirando a diventare il primo social network dedicato agli eventi. Registrandosi alla piattaforma, gli utenti entreranno nella community degli “enjoyers” e potranno recensire, consigliare e condividere gli eventi della propria città. Il servizio può funzionare anche da “agenzia di pubbliche relazioni” per piccole aziende che possono usare la piattaforma per lanciare le proprie iniziative.
Adotta un ulivo, di Enrico Ciullo, è un progetto che prevede la possibilità di far adottare agli utenti un ulivo e far seguire tutte le fasi che, dai vari trattamenti della pianta portano alla produzione dell’olio, con la consegna finale del prodotto in bottiglie con etichette personalizzate. La vita della pianta potrà essere seguita attraverso il sito web, una webcam e una app per smartphone che notificherà le varie fasi.
Le altre idee di impresa presentate sono “Besos – Bio Engineering Systems for Open Society” di Luigi Francesco Cerfeda); “Tour My City” di Giovanni Fabiani, Ana Francic, Hossein Moghaddam, Adil Padamsey, Ilir Sokoli; “Cerbero” di Federico Aiana; “CoPhI Framework” di Angelo Mario Del Grosso; “Immunomanipulation: a new approach to organ transplantation” di Gianluca Albanesi; “IVTech S.r.l.” di Serena Giusti e Tommaso Sbrana; “Sportello Salute” di Gennaro Grande; “The “Protein-Interaction Study” Laboratory” di Simona Daniele e Elisa Zappelli; “Amerigo Boutique Hotel” di Ahmed Abu Zaho, Nurgul Genc, Nina Hoffmann e Sakis Stavrakas. Due delle quattordici idee di impresa presentate al PHD plus sono nate dagli allievi del master in Business Administration del dipartimento di Economia e Management, che hanno avuto la possibilità di seguire il percorso di formazione.
Il PhD plus ha coinvolto quest’anno 85 dottorandi, 7 dottori di ricerca, 11 tra assegnisti e post doc, 14 laureandi e, novità del 2014, anche 9 docenti e ricercatori dell’Ateneo. Le edizioni precedenti sono state frequentate da circa 300 persone con una formazione non solo di tipo tecnico-scientifico, ma anche umanistico, con risultati sorprendenti: dall’inizio sono state generate 12 startup che si sono affermate in varie competizioni nazionali e internazionali dedicate alla creazione di imprese innovative, quali la Start Cup Toscana, vinta nel 2011 e nel 2013.