
Dalle sardine all’aragosta il passo è lungo e ben disteso. Quello che però ha fatto da gigante la neo segretaria Elly Schlein dalle periferie bolognesi dove si occupava anche di edilizia popolare per arrivare al Parioli, al cuore della Capitale, quella Roma della grande bellezza, sempre a metà strada tra la decadenza e l’eternità. Col filo rosso di un’immarcescibile Dolce Vita. La consacrazione definitiva, semmai ce ne fosse stato bisogno, è arrivata di recente a casa Baglioni.
Dove il cantante super nazionalpopolare Claudio, ha inscenato per lei una cena coi controfiocchi, non sappiamo bene per il menù ma per le presenze, quelle sì, possiamo giurarci. Presente il Gotha della Roma bene delle arti progressiste e progressive quali Paolo Sorrentino, Giuliano Sangiorgi, Serena Dandini, Gabriele Muccino e Carlo Verdone. Ma soprattutto i Deus ex Machina, anzi Dem ex Machina del trionfo schleiniano, Dario Franceschini e consorte Michela Di Biase.
Insomma non tanto un’ultima cena, molto più probabilmente una prima cena, innanzitutto di ringraziamento per la vittoria alle primarie, poi chissà per dare il via ad una teoria di conviviali a cadenza da definire, ove la neo-segretaria Elly Schlein metta sul tavolo, o meglio sulla tavola, i nodi caldi da affrontare per il Belpaese magari prima o dopo essere passati al vaglio della segreteria del partito. Un desco di ottimati per sancire il passaggio definitivo, anche nell’immaginario collettivo, dal Pranzo di Babette alla Cena di Claudio.