Firenze – Dal 2 Aprile al 6 Settembre 2015 Villa Bardini a Firenze ospita una grande mostra antologica,comprendente 112 opere, dedicata alla figura di Gregorio Sciltian, pittore russo(Rostov 1898- Roma 1985), poi naturalizzato italiano, promossa dalla Fondazione Parchi Monumentali BardiniPeyron e dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.
La mostra intitolata “L’illusione di Sciltian. Inganni pittorici alla prova della modernità” e curata da Stefano Sbarbaro, riporta alla luce le produzioni artistiche di una delle figure più affascinanti e discusse del panorama culturale del ‘900.
L’artista definito “l’argine contro la deriva del modernismo” si inserisce in un periodo di profondo conflitto fra le avanguardie che andavano nascendo o consolidandosi e la tradizione pittorica italiana con i suoi soggetti realistici e il suo ideale di bellezza sino ad allora espresso.
Gregorio Sciltian si schiererà dalla parte della tradizione accademica e ricercherà il più possibile una rappresentazione realistica e critica del mondo seguendo con ammirazione la pittura del Caravaggio, tanto che nelle sue opere sono rintracciabili molti elementi ispirati ai dipinti di quest’ultimo.
Pittore “anti-moderno” fra i moderni, sguardo critico sulla società Novecentesca e sui suoi eccessi, erede della tradizione accademica della pittura Italiana, Sciltian ci offre una produzione artistica così ampia da ricoprire l’arco temporale di oltre mezzo secolo, lasciandoci un variegato patrimonio artistico composto da pitture, disegni, bozzetti, figurini teatrali e opere grafiche che meritano davvero di essere ammirate e rivalutate.
Il lungo percorso espositivo comprende oltre alle opere di Gregorio Sciltian anche opere di autori selezionate sulla base di un rapporto di analogia, di ispirazione, di affinità o di contrasto stilistico tra cui: Giorgio de Chirico, Carlo Socrate, Renato Guttuso, Aligi Sassu, Antonio Donghi, Vinicio Paladini e Mimmo Rotella.
Ugo Ojetti, che scrisse nel 1942, esattamente il 25 febbraio, sul Corriere della Sera un roboante articolo sull’artista Gregorio Sciltian decretandone l’inizio del suo vero successo, scrisse questa frase che è considerata una delle sue più celebri massime: ” L’Italia è un paese di contemporanei senza antenati né posteri perché senza memoria di sé stesso” .
L’esposizione interrompe il lungo periodo di oblio in cui sembrava essere caduta la produzione di questo eclettico artista, di cui ricorre il trentennale della scomparsa.
Con il contributo di Evelin Riccieri
L’Illusione di Sciltian. Inganni pittorici alla prova della modernità
Villa Bardini, Costa San Giorgio 2 – tel 055/2638599
Aperta dal 2 aprile al 6 settembre
Orario: da mertedì a domenica 10.00 – 19.00 (ultimo ingresso alle ore 18.00) Chiuso i lunedì feriali
Immagini
Scuola dei Modernisti 1956 – Collezione Privata
Autoritratto 1954 – Galleria degli Uffizi