Firenze – L’incontro fra Filcams Cgil, la Rsu e la direzione aziendale di Dada Register si è svolto stamani a Firenze, presso la sede di Confindustria in piazza Repubblica. E fuori, ad aspettare i risultati, si è tenuto il presidio dei lavoratori, mentre sul tavolo dell’incontro c’era la procedura di mobilità aperta dall’azienda, che prevede trenta licenziamenti su un totale di 90 dipendenti della sede di Firenze.
Nessun passo indietro da parte dell’azienda, comunica il sindacato, dal momento che “l’azienda non ha inteso rimettere in discussione l’impianto generale dell’operazione (motivata con l’esigenza di efficientamento e di mettersi al passo con la competitività dei concorrenti), limitandosi a tenui aperture su ciò che chiede il sindacato, cioè trovare strumenti di mitigazione di quella che viene definita “macelleria sociale” e “licenziamento di massa”. I margini di trattativa sono stretti – continua ancora la nota – l’unico ammortizzatore sociale all’orizzonte è la disoccupazione; le parti restano distanti e si incontreranno di nuovo il 22 marzo. Sono quindi in arrivo – avverte la nota – da parte dei lavoratori e della Filcams Cgil, nuove iniziative di mobilitazione anche eclatanti e in grado di coinvolgere la cittadinanza, nel caso in cui non si dovessero trovare soluzioni alternative ai licenziamenti”.
Intanto, la Regione Toscana starà a fianco di Rsu e sindacati nella vertenza Dada, per contrastare qualsiasi ipotesi di dismissione e impedire i licenziamenti minacciati. E’ quanto prevede una mozione presentata da Sì-Toscana a Sinistra e approvata all’unanimità in Consiglio regionale. “Siamo accanto ai lavoratori, cui va tutto il sostegno del Consiglio regionale”, commentano Tommaso Fattori e Paolo Sarti, consiglieri regionali di Sì Toscana a Sinistra.