Da uno studio di Confcommercio in Toscana l’economia non cresce

FIRENZE – L’ufficio studi di Confcommercio ha pubblicato ieri uno studio che evidenzia come nel 2011 la ripresa dei consumi toscani si sia affievolita. Nel 2010, infatti, la percentuale di crescita dei consumi era dell’1,1%, mentre nel 2011 si è attestata allo 0,9%. Andrea Nardin, direttore di Confcommercio Toscana, ha così commentato i dati: «Rispetto al Sud che ha numeri peggiori, e al Nord che li ha migliori, stiamo in una via di mezzo che non è comunque positiva». Confcommercio ha anche espresso preoccupazione per le ripercussioni dell’imposta di soggiorno e dell’abolizione. Stefano Bottai, presidente di Confcommercio Toscana, ha invece chiarito la sua posizione sul possibile aumento dell’IVA, contemplato nella manovra economica del Governo ma destinato a rimanere un nulla di fatto: «Un semplice aumento dell'aliquota ordinaria al 21-21,5% andrebbe comunque a influire in modo pesantemente negativo sui consumi, e certo non solo su quelli dei beni di lusso, con un inevitabile abbassamento del Pil e un rischio inflazione molto alto». 

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