Da Miur e Regione 51.000.000 di euro per l’innovazione toscana

Grazie all'intesa fra Regione Toscana e Miur (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca), è stato sottoscritto un accordo da 51.000.000 di euro per sostenere ricerca ed innovazione in Toscana. Il Miur metterà a disposizione circa 30.000.000 di euro (15.000.000 di euro a fondo perduto ed altrettanti in crediti agevolati), mentre la Regione spenderà per l'innovazione toscana 21.440.000 euro. L'accordo, che sarà valido per tre anni, è volto a sostenere centri di ricerca ed imprese operanti sul territorio per sviluppare nuove tecnologie nel settore energentico (fonti rinnovabili, metodi di risparmio energetico) e tecnologie per oproelettronica, fotonica e telecomunicazioni (reti ad alta velocità, tecnologie per la sicurezza, applicazioni per il controllo di ambiente e mobilità, tecnologie Ict e robotica). Particolare attenzione sarà riservata alle smart grids (reti di informazione che gestiscono la rete elettrica di modo da evitare sprechi energetici, sovraccarichi e cadute di tensione) ed alle smart communities, alle tecnologie delle energie rinnovabili ed agli acquisti verdi da parte delle pubbliche amministrazioni. L'attuazione del progetto verrà controllata da un Comitato tecnico composto da 3 rappresentanti del Miur e da 3 rappresentanti della Regione.

Sempre nell'ottica della massimizzazione del risparmio energetico, è stato approvato nel corso della settimana appena trascorsa il Piano energetico dell'Area della Valdera (Pea). Si tratta di un programma per il distretto conciario più importante della Toscana e di uno fra i più sviluppati d'Italia. Il Pea prevede di ottimizzare i costi di gestione del distretto conciario mediante l'utilizzazione di tecnologie per il risparmio energetico. Applicando le fonti rinnovabili, dovrebbe essere possibile ridurre di circa il 30% i consumi di energia elettrica, nonché  realizzare sistemi avanzati di telecomunicazione come le reti wi-fi sui punti luce. Ogni punto di illuminazione alimentato mediante fonti rinnovabili, in sostanza, potrebbe fungere da hot spot per la connessione wi-fi e da illuminazione, appunto. In questo modo ne guadagnerebbero non soltanto l'ambiente, ma anche le tasche della Valdera.

Foto: http://www.paroleverdi.blogosfere.it

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