Da Medjugorje a BrescelloDuemila persone per la veggente. La Madonna è apparsa davvero?

Duemila persone per vedere l’apparizione di Marija Pavlovic. Ma la storia di Medjugorje è piena di ombre

Alle 18,47 in punto, al quinto e ultimo mistero del Rosario, Marija Pavlovic cade in uno stato di apparente estasi, davanti a centinaia di fedeli. E’ il momento della presunta apparizione della Madonna. Chi è Marija Pavlovic? E perché duemila persone sono accorse a Brescello per incontrarla?

Per rispondere, bisogna fare in passo indietro. Questa è una storia che comincia il 24 giugno del 1981 in un piccolo villaggio dell’Erzegovina, Medjugorje, in quella che allora era la Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia. Sei ragazzi del luogo quel giorno raccontano di aver ricevuto un’apparizione della Vergine Maria, che si sarebbe presentata con il titolo di “Regina della Pace”. Nel giro di poco tempo il piccolo e desolato villaggio diventa una delle capitali del turismo religioso mondiale. Dal 1981 ad oggi i veggenti avrebbero continuato ad avere le visioni.  La Madonna oltre a invitare i fedeli alla conversione, alla preghiera e alla pace, avrebbe rivelato ai sei ragazzi “dieci segreti”, affidando alla veggente Mirjana Dragicevic il compito di rivelarli al mondo tre giorni prima del loro verificarsi. I primi due segreti consisterebbero in “ammonimenti”, il terzo riguarderebbe un “segno” divino visibile sulla collina del Podbrdo (il luogo dove sarebbe avvenuta la prima appazione), gli altri sette annuncerebbero dei “castighi”.

I sei veggenti dell’apparizione del 24 giugno sono Ivanka Ivankovic, Mirjana Dragicevic, Vicka Ivankovic, Ivan Dragicevic, Ivan Ivankovic e Milka Pavlovic. Dal giorno successivo ai primi sei si aggiungono Jakov Colo e Marija Pavlovic, che formeranno il gruppo stabile dei veggenti di Mejugorje. Marija, all’epoca non ancora sedicenne, oggi ha 47 anni, è sposata con l’italiano Paolo Lunetti e vive a Monza con la famiglia. Dice di avere apparizioni quotidiane e il 25 di ogni mese comunica alla parrocchia di Mejugorje un messaggio che sostiene di ricevere direttamente dalla Madonna.

La Madonna è apparsa a Brescello?

Marija era già stata a Reggio nel 2008. In quell’occasione oltre un migliaio di fedeli si era radunato dietro la chiesa di Pieve per vedere l'”apparizione”. La Madonna era arrivata puntuale: la veggente era caduta in ginocchio, come in uno stato di trance, e sembrava parlare con una figura invisibile innanzi ai suoi occhi. “Era su una nuvola e vestiva di grigio”, aveva detto ai fedeli commossi. Il copione si è ripetuto più o meno uguale domenica a Brescello:  “Alla Madonna – ha raccontato Marija – ho raccontato le vostre intenzioni, le vostre richieste. Ho visto prima una luce, poi è apparsa Lei. Era distante un metro e mezzo da me. Ha fatto un sorriso, ha steso le sue mani e ha cominciato a pregare. Ha pregato a lungo per tutti noi. Non ha lasciato un messaggio, ma ha guardato verso tutti e ci ha dato la sua benedizione. Quando la vedo mi viene una grande voglia di Paradiso. E’ così dolce, bello. Lei ha sorriso e ha detto: “Io sono bella perché amo”. Dio non ci ha dimenticato. E’ qui in mezzo a noi».

Il racconto sembra sconvolgente nelle sue implicazioni. Ma è credibile? Partiamo dalla posizione della Chiesa: l’unico documento ufficiale è la dichiarazione della Conferenza episcopale jugoslava del 10 aprile 1991 che lascia il giudizio in sospeso, concludendo che «sulla base di quanto finora si è potuto investigare, non si può affermare che abbiamo a che fare con apparizioni e rivelazioni soprannaturali». In attesa di un definitivo chiarimento che dovrebbe arrivare dalla speciale commissione d’inchiesta istituita dal Papa e presiduta dal cardinale Camillo Ruini, non si possono non considerare le affermazioni dell’allora vescovo di Mostar, Pavao Zanic, e del suo successore Ratco Peric, che hanno entrambi parlato di mistificazione e inganno deliberato; altre emeninenti personalità come il mariologo René Laurentin e l’arcivescovo di Vienna, il cardinale Christoph Schönborn, si sono invece schierate apertamente a favore della veridicità delle apparizioni.

Ci sono poi due personaggi centrali all’interno del “fenomeno Medjugorje” sui quali si concentrano ombre e sospetti: il primo è il francescano Jozo Zovko, parroco di Medjugorje quando sono iniziate le apparizioni e “direttore spirituale” dei veggenti. Su di lui pendono diversi provvedimenti, tra cui quello dell’allontanamento da Medjugorje, mai rispettati fino a 3 anni fa, quando si è misteriosamente ritirato su un’isola. Il secondo è padre Tomislav Vlasic, anch’egli considerato guida spirituale dei veggenti, nello stesso periodo è stato espulso dall’ordine francescano dal ministro generale dell’Ordine con l’accusa di «aver diffuso l’eresia», «manipolato le coscienze» e di aver avuto rapporti immorali con una suora.

L’inchiesta che “fa a pezzi” Medjugorje

Lo studio più approfondito, rigoroso, sistematico delle presunte apparizioni di Medjugorje porta la firma di Marco Corvaglia, un’insegnante di lettere che ha studiato a lungo il fenomeno. Nel 2007 ha raccolto  i risultati della sua inchiesta nel libro Medjugorje è tutto falso (Edizioni anteprima) e più di recente ha messo a disposizione tutta la documentazione sul suo blog. La mole di dati è impressionante, così come è approfondita l’analisi del contesto storico e sociale in cui sono avvenute le apparizioni. Le contraddizioni dei veggenti, la superficialità degli esami scientifici portati dai fan della Gospa (Madonna in croato) come prove incontrovertibili, le bugie, il ruolo della propaganda; messi in fila, i fatti e i documenti portano ad una sola possibile spiegazione: le apparizioni di Medjugorje sono uno dei più grandi inganni della storia.

Corvaglia dedica un capitolo anche alla nostra veggente e racconta una storia che la riguarda. Il 25 marzo 1988 il già citato Tomislav Vlasic scrive una lunga lettera aperta con cui rende nota la fondazione a Parma di una comunità religiosa da lui diretta e, a suo dire, richiesta esplicitamente dalla Madonna. Nel 1988 vi entra la stessa Marija, confermando l’assenso della Vergine, ma pochi giorni dopo, forse temendo di essersi compromessa attribuendo il sostegno della Madonna a un frate coinvolto in uno scandalo (i presunti rapporti con la suora e la nascita di un figlio dalla relazione) scrive un comunicato in cui ritratta tutto. Sul blog di Corvaglia è presente la documentazione completa che ricostruisce la vicenda e merita di essere letta. Degni di essere approfonditi anche i rapporti tra la veggente e una comunità religiosa, la Caritas di Birmingham, Alabama, fondata da un ex giardiniere, Terry Colafrancesco. Sulla comunità, presso la quale la veggente soggiorna quasi ogni anno, in passato sono piovute accuse di lavaggio del cervello e riciclaggio di denaro.

Insomma, su Medjugorje le ombre sono tante, troppe per dire che “la Madonna è apparsa a Brescello”.

Giuseppe Manzotti

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