Da Boretto al Costa Rica: “I ticos sono troppo carichi, gli azzurri ce la faranno”

Il 35enne reggiano Emanuele Sardini svela i segreti dei prossimi avversari degli azzurri

Tradizione contro sorpresa. Sono questi gli ingredienti che renderanno interessante il match di venerdì alle 18 tra Italia e Costa Rica: una partita che alla vigilia veniva considerata dai più una semplice formalità per gli azzurri e che invece, dopo la vittoria dei centro-americani contro l’Uruguay, sarà da prendere con le molle.

 

Ma la sfida tra queste due realtà si arricchisce di tanti altri aspetti in quanto i due paesi, in realtà, non sono poi così lontani. Da ben trent’anni esiste una Camera di Commercio italo-costaricana che favorisce progetti condivisi, e numerosi sono i nostri connazionali che vi sono trasferiti o che fanno i “stagionali”. A favore del paese dei “ticos” – così vengono chiamati i nativi – depongono il clima temperato, una biodiversità senza eguali, un cambio favorevole e spiagge mozzafiato. Le statistiche dicono inoltre che i costaricani sono la popolazione più felice al mondo (lo stress, questo sconosciuto) e, in più, l’esercito è stato abolito nel 1949. Con i soldi per le spese militari dirottati verso sanità e istruzione. Altro che F35. Popolato da circa cinque milioni di persone, la Costa Rica è grande più o meno come il nord Italia. Ma decisamente con meno industrie e meno inquinamento.

 

Sardini Costa RicaTra i numerosi italiani che hanno scelto di cambiare vita e trasferirsi in Costa Rica c’è anche un borettese, che vive a Playa Potrero (nel nord ovest del paese) da circa dieci anni. Emanuele Sardini (nella foto il secondo da destra), 35 anni ancora da compiere, oggi lavora per un’agenzia immobiliare del posto e non rimpiange per nulla la nebbiosa bassa padana. Qui si è rifatto una vita, anche se non dimentica e non rinnega le sue radici, anzi. Grazie a Facebook e alle nuove tecnologie resta in contatto con la famiglia e gli amici di Boretto, che sulla sua bacheca possono leggere quotidianamente le sue freddure per le quali è sempre stato noto in paese, dove a volte è ritornato per qualche breve periodo.

 

Da spettatore privilegiato, ha potuto toccare con mano l’entusiasmo costaricano dopo l’inaspettata vittoria nella prima partita. “Così come in Italia – racconta Emanuele – in Costa Rica il calcio è lo sport nazionale. Per loro essere arrivati a giocare il mondiale equivale per noi a vincerlo. Lo seguono tantissimo e molti appassionati sono tifosi di Milan e Inter, oppure di Real Madrid e Barcellona, e tifano queste squadre come se fossero italiani o spagnoli. La comunità italiana nel mio paesino è molto nutrita, e ho la fila di amici “ticos” che vogliono guardare insieme a me la partita con l’Italia, ma venerdì credo che opterò per un posto neutro: sceglierò un bar di mie amiche italo-argentine. Ricordo che nel 2006, quando l”Italia vinse il mondiale, molti italiani si riunirono a guardare la finale in un palazzetto a San Vito de Coto Brus, nella zona sud del paese che, non a caso, è una colonia italiana molto vecchia, famosa per le piantagioni di caffè”.

 

In Italia, in questi giorni, l’opinione pubblica sta parlando molto della Costa Rica. Battere 3-1 l’esperto Uruguay non è stata un’impresa da poco. Ma Emanuele prova a smorzare sul nascere la felicità dei suoi tanti amici. “Mi sembra che siano un po’ troppo carichi, anche se hanno giocato un’ottima partita. Sinceramente non credevo che riuscissero a vincere all’esordio e adesso l’entusiasmo è salito a mille. Dopo la vittoria sono scesi tutti in strada con la maglia rossa della nazionale e, complice anche qualche bicchiere di troppo, hanno festeggiato a lungo. A questo punto mi auguro che la Costa Rica possa passare il turno proprio insieme all’Italia, sarebbe il massimo. In vista di venerdì, però, sono assolutamente fiducioso per gli azzurri”.

 

La squadra della Costa Rica è formata in gran parte da semisconosciuti. Ma al di là dell’aspetto tecnico, i giocatori del ct Jorge Luis Pinto hanno impressionato per la tenuta atletica. “Qui sono molto celebrati – conclude Emanuele – solo alcuni giocatori di alto livello. Keylor Navas, portiere del Levante considerato miglior portiere della Liga spagnola nell’ultimo campionato, Brian Ruiz del Fulham, già capocannoniere in Olanda con il Psv, Gamboa dell’Everton e Campbell dell’Olympiakos, che all’esordio ha impressionato”. gol Costa Rica

 

Sarà l’entusiasmo, però, l’arma in più da temere. La Costa Rica è infatti al secondo mondiale della propria storia e nella mente dei calciatori e dei tifosi è ancora impresso il risultato di Italia ’90, quando la squadra superò addirittura il primo turno in un girone composto da Brasile, Svezia e Scozia. Per prepararsi a un nuovo miracolo, il ct ha fatto vedere alla squadra un film su quell’impresa. Prandelli è avvisato.

Total
0
Condivisioni
Prec.
Buy Tuscany sesta edizione, aperte le adesioni

Buy Tuscany sesta edizione, aperte le adesioni

Firenze – Siamo ormai alla sesta edizione, Buy Tuscany si presenta sempre

Succ.
Pd, parte la corsa per la successione a Errani

Pd, parte la corsa per la successione a Errani

Il 5 ottobre le primarie per la segreteria regionale

You May Also Like
Total
0
Condividi