Firenze – Un “pellegrinaggio” che attraversa Firenze, mettendo il dito nelle piaghe che hanno afflitto la città partendo proprio dalla grande svolta avvenuta dopo l’alluvione del ’66, che ha innescato, dicono gli organizzatori “la logica di svendita del territorio cittadino”. Ed è proprio contro il “trionfalismo” ufficiale che oggi movimenti, associazioni, partiti e cittadini marciano nell’incipit di una giornata tutta dedicata alla “storia altra”, quella che solitamente viene poco e male raccontata. Occasione anche per riprendere le fila di una realtà che, come dicono i cittadini che partecipano al corteo, spesso è “ben diversa da quello che si rappresenta: la realtà degli sfrattati, di chi non arriva a fine mese, il problema dell’accesso a servizi essenziali come la sanità o la scuola”. Non manca neppure, come d’altra parte è ovvio, il richiamo al divieto frapposto dalla Questura al corteo di dissenso alle politiche renziane che sarebbe stato richiesto (e negato) da parte del Comitato Firenze dice No, che raccoglie varie realtà dello stesso dissenso. Sebbene ci sia la disponibilità da parte della Questura di lasciare che la manifestazione avvenga, trasformata in presidio e dunque rinunciando al corteo, presidio che d’altro canto sarebbe previsto a piazza Santissima Annunziata, ben lontano dunque dai fasti renziani che si apriranno alla Leopolda, pare che il comitato non intenda darsi per vinto e che domani alle 15 il concentramento in piazza San Marco si terrà comunque.
La “camminata” alternativa si concluderà alla Polveriera Spazio comune, dove saranno proiettati video e si terranno interventi da parte dell’urbanista Roberto Budini Gattai, del presidente dell’Unione Inquilini Vincenzo Simoni e del leader del Movimento Lotta per la Casa Lorenzo Bargellini, oltre a quello di Sergio Canfailla e Lorenzo Giudici, autori del video “Non siamo angeli”, proiettato nel pomeriggio.