Bel gioco, sei gol, pali e decisioni dell'arbitro più che opinabili. Grande Fiorentina ma l'amarezza per il 3 a 3 finale è tanta perché la zona Champions è lontana come la scorsa settimana. L’inseguimento sul Napoli da coronare con una vittoria riducendo a un punticino il distacco in classifica, la presenza di Prandelli in tribuna, un carattere incredibile, la Fiorentina è motivatissima contro il Genoa per accaparrarsi i tre punti. E la partita è subito apertissima. Matri da una parte e Gilardino dall’altra sono le punte di diamante di due squadre che fin da subito spingono e cercano la via del gol. Pur senza Mati Fernandez e Vargas e soprattutto Borja Valereo ko e con Anderson in panchina è la Viola a farsi subito pericolosa pur aprendosi alle repliche degli ospiti in un ping pong di occasioni e realizzazioni. Comincia al 3’ la punta viola a esaltare le doti di Perin, poi 7 minuti dopo tocca a Neto esibirsi di testa per sventare un’iniziativa di Ambro. Poi è Pasqual al 17’ a sparare e botta sicura però sbagliando. Poi due rigori in serie. Il primo per il Genoa che Gilardino segna al 27’ e il secondo, cinque minuti dopo, è per la Fiorentina con la realizzazione di Aquilani. Il tempo di ripartire e la nuova sberla del Genoa che approfittando di una Fiorentina mal messa e un sul filo del fuorigioco raddoppia con Antoni. E’ il 34’ e le emozioni al Franchi non mancano. Anche perché il Genoa è indiavolato e continua a rispondere, colpo su colpo, alle iniziative dei padroni di casa. Pericolosi con Matri e letali con Aquilani che mette in rete al 42’ con un gol di rapina.
Nella ripresa si parte subito a tavoletta e al 49’ Aquilani segna ancora ma è in fuori gioco almeno secondo Tommasi. Il Genoa non sta a vedere e sfiora il vantaggio con Konate che colpisce il palo interno ma non insacca. Montella non ci sta e toglie Ambrosini per Mati Fernandez e ancora Aquilani lo premia, anche se in collaborazione di Burdisso, andando a segno. Nemmeno un’ora di gioco e già 5 gol. Montella non si accontenta e manda in campo anche Anderson proprio al posto di Aquilani che raccoglie la meritata standing ovation del Franchi. Ma arriva la doccia fredda del pareggio del Genoa: di testa su corner con una nuova incertezza di Neto e un dormita di tutta la difesa che permettono a De Maio di pareggiare. Allora Matos rileva, a dieci minuti dalla fine e piuttostso sorprendentemente, Cuadrado mentre il Genoa risponde con Cofie per Konate. La partita è aperta, la Fiorentina si getta avanti e gli ospiti si difendono con il coltello tra i denti. Roncaglia nel recupero tira fuori di poco. E il Genoa tira un respiro di sollievo per il punto conquistato.
Fiorentina – Genoa 3 a 3
FIORENTINA: Neto; Roncaglia, Compper, Savic, Pasqual; Aquilani (dal 75’ Anderson), Pizarro, Ambrosini (dal 55’ Mati); Cuadrado (dal 70’ Matos), Matri, Joaquin.
Allenatore: .Montella
GENOA: Perin, Antonini, De Maio, Burdisso, Antonelli, Marchese (dal 60’ Fetfatzidis), Matuzalem, De Ceglie (dal 70’ Stoian), Konate (dal 70’ Cofie), Bertolacci, Gilardino.
Allenatore: Gasperini
ARBITRO: Tommasi
RETI: al 27 Gilardino, 32’ e 42 e 57’ Aquilani, 34’ Antonini, 77’ De Maio
Foto: raisport.rai.it