Tirava aria di grandi occasioni lunedì sera in quel di piazza Prampolini. Era la giornata della nuova Reggiana che, nel sempre fascinoso scenario della piazza del Duomo, si è presentata ufficialmente (ed in grande stile) ai suoi tifosi. Una presentazione così, non la si vedeva da anni.
I presupposti di una bella serata ci sono tutti: giornata senza afa, limpida e con un lieve venticello a rinfrescare gli animi dei più accaldati, decine di bandiere e maglie granata che colorano la piazza già un’ora prima il via ufficiale della stagione 2011/2012 ed un entusiastico Dj Big Bonvi a fare gli onori di casa.
In una piazza popolata, anche se non gremita, tifosi, ultras, anziani, ragazzi ma anche intere famiglie vestite completamente con i colori granata attendono impazienti l’arrivo della nuova squadra. C’è chi, nell’attesa, discute sui progetti e gli obiettivi della nuova società, chi già si da appuntamento a Montefiorino, sede del ritiro granata, o ancora chi, dopo una stagione passata a fischiare squadra ed allenatore, si infila quatto quatto a ritirare i nuovi gadget distribuiti prima dell’arrivo dei giocatori. Ma anche questo fa parte della bellissima atmosfera che circonda la nascita della nuova Regia.
L’uscita degli atleti dalla Sala del Tricolore e la breve camminata fino al palco sono accompagnati da lunghi applausi e grande entusiasmo da tutta la gente accorsa nel pieno centro della città. I tifosi non hanno fatto mancare i classici cori da stadio e la solita polemica sull’odiata tessera del tifoso. Il resto è tutta cronaca di una giornata bella e dalle forti emozioni: a cominciare dai deliri di showman dell’assessore allo sport Mauro Del Bue che riesce a far intonare qualche strofa in brasiliano all’imbarazzatissimo Andrè Viapiana. Grandi applausi sono stati riservati ai “vecchi confermati”, su tutti il capitano Zini ma anche Alessi, Lanna ed il rientrante Mirko Stefani, accolto da una vera e propria ovazione, segno che i reggiani non si scordano mai dei loro beniamini.
Curiosità per i tantissimi volti nuovi della Reggiana 2011/2012, a cominciare dai promettenti giovani Silvestri ed Ardizzone, passando per l’esperto Calzi e gli stranieri Gurma e Redzic, quest’ultimo apparso abbastanza disorientato, non capendo ancora una parola di italiano: ma ci sarà tempo per imparare anche quello. Del resto l’importante è che la buttino dentro no? Non da meno l’attesa per la presentazione delle nuove maglie, in particolare di quella con cui la Reggiana disputerà le trasferte.
Forte è il richiamo alla storia sia della società che della città, con una divisa che riprende quella della stagione 1961/62, anno del primo centenario dell’unità d’Italia: con il suo sfondo completamente bianco e le tre righe oblique a simboleggiare il tricolore italiano, la nuova maglia ha conquistato il cuore dei tifosi granata che, a detta di alcuni, poteva benissimo essere presentata come prima divisa ufficiale. Poco importa, perché oggi il protagonista è ciò che questa maglia rappresenta per la città di Reggio Emilia.
Non a caso, questa presentazione in grande stile, è stata fortemente voluta dalla società per ricucire quello strappo tra squadra e tifosi che il fallimento e la caduta in C2 avevano provocato negli animi reggiani. Primo su tutti, a volere questa giornata, è stato il presidente Alessandro Barilli che non ha mancato di elogiare tutti coloro che stanno lavorando duramente al nuovo progetto granata. “Tutti stanno facendo un lavoro enorme nella speranza di fare qualcosa di buono per questa squadra. Quello che posso dire oggi è che la società è finanziariamente al sicuro, a differenza di molte altre che stanno incontrando numerose difficoltà nella gestione e nell’iscrizione alla categoria. E’ un impegno che mi sono preso soprattutto nei confronti di questa città e dei suoi tifosi” afferma il presidente granata, che poi esorta il pubblico a un impegno:“Quest’anno mi sono ripromesso di raggiungere quota 3000 abbonamenti; è un traguardo ambizioso e difficile da raggiungere, ma è uno sforzo che tutti voi potete fare perché questa squadra continui il suo progetto” conclude Barilli.
La fine è una di quelle degne di un film. I giocatori e lo staff scendono dal palco sulle note dell’inno della Reggiana e salgono sul bus “scortati” dai loro tifosi, che accompagnano la partenza della squadra verso il ritiro con l’ultimo scroscio di applausi e cori. L’avventura granata per la nuova stagione è iniziata sotto i migliori auspici ma, si sa, dopo le parole ora bisogna lasciare spazio ai fatti.