Presentato a Pitti Uomo, “Cuoio di Toscana” è destinato a essere “l’ambasciatore nel mondo della qualità, dei valori, della cultura che il Consorzio Vero Cuoio porta avanti dal 1985 in Italia e nel mondo”. Così Marco Pratellesi, consulente per Cuoio di Toscana, ha introdotto il nuovo marchio, nato perché “nel mondo globalizzato la qualità non basta più". Deve essere recuperata la tradizione artigianale veicolandola in un mercato che è diventato sempre più competitivo.
Per questo oltre la qualità, che ha sempre ha contraddistinto il distretto conciario toscano, oggi – ha detto Pratellesi – bisogna anche darsi concretamente l’obiettivo di “tornare a firmare le suole delle scarpe, che sono un elemento fondamentale di qualsiasi scarpa di classe.”
Il distretto conciario toscano, già oggi leader indiscusso del settore – con una quota di mercato che supera l’80% della produzione europea (15mila tonnellate annue per un fatturato di 150 milioni di euro) – vuol pensare ad un ulteriore sviluppo proprio con un progetto che coniughi la qualità della materia prima con la tradizione, la passione artigianale, l’eleganza e il benessere, e li esalti come valore aggiunto.
Ed è a una comunicazione strategica che si rivolge l’iniziativa del Consorzio di produttori toscani che ha in programma un fitto calendario di impegni. Primo fra tutti un inedito storytelling fotografico, realizzato da Donato Galasso, che recupera atmosfere, volti, mani, macchinari delle antiche concerie del territorio toscano, firmato da Isabella De Maddalena e ospitato nella sezione Make di Pitti Uomo.Nelle prossime settimane, partirà anche un’attività di sensibilizzazione rivolta al segmento del business to business, affinché le principali griffe calzaturiere, così come le piccole e medie imprese, certifichino i propri prodotti con marchio “Cuoio di Toscana”. Scopo, orientare le scelte del consumatore finale, sempre più attento alle origini delle materie prime e alla qualità dei prodotti.Lapo Cianci, direttore della comunicazione degli eventi di Pitti, ha sottolineato anche la sinergia che ha contraddistinto il lancio del nuovo marchio, con cui è stata sponsorizzata parte della preview che, a Villa Favard, segnerà il debutto internazionale di Erik Bjerkesjo, vincitore del concorso internazionale "Who is on Next? Uomo 2012". Nato come creatore di scarpe, che produce in Toscana, il giovane designer svedese ha esordito in questa occasione con la sua prima linea di abbigliamento, realizzata in Veneto. “Nuova eleganza e giovani, questo è il mantra di Pitti” – ha detto Cianci – rimarcando l’attenzione che la manifestazione ha nei confronti dei “nuovi artigiani, che si portano dietro conoscenze antiche ma con tecnologie e 'testa' contemporanei.