Cultura: Libreria Salvemini nel nome di Piero della Francesca

Tre nuovi appuntamenti alla Libreria Salvemini di Firenze. Questa settimana la libreria fiorentina si concentra particolarmente su Piero della Francesca, dato che saranno illustrate e spiegati con dovizia di particolari moltissimi lati ancora oscuri dell'opera del grande maestro. Con l'accompagnamento di immagini esplicative e inoppugnabili, si cercherà di  scoprire Piero della Francesca nelle sue infinite sfaccettature. In particolare si parlerà della “Resurrezione” prima del 1869, ossia del capolavoro nella sua veste "originale", oggi stravolta totalmente da improponibili restauri ottocenteschi; poi dell' ”Ercole” affrescato da Piero (suo unico dipinto di soggetto profano che ci sia pervenuto), "staccato" e traslato a Boston più di un secolo fa: con documenti storici alla mano saranno ricostruite le intricate vicissitudini della scoperta, della provenienza e dell'acquisizione oltreoceano. Quanto alla casa di Piero della Francesca si può  asserire senza ombra di dubbio che la sede della Fondazione a lui intitolata non è la sua casa bensì una delle case che ebbe modo di costruire: questo grazie a due "fotografie" del primo Cinquecento, scattate da un anonimo vedutista prima e da Giorgio Vasari poi. Parleremo della Casata dei Pichi di Sansepolcro, la cui storia è strettamente legata a quella di Piero della Francesca e il cui potere non è mai stato considerato fino in fondo nella storia a noi tramandata; ed anche il “Polittico della Misericordia” sarà analizzato a fondo in virtù degli stretti legami fra Piero e i Pichi: un polittico smembrato nel Seicento che sarà ricomposto virtualmente nella forma originale. Ma Piero è stato pure "matematico" e addirittura "musicista" … ha redatto un manoscritto con i trattati di Archimede passato per le mani nientemeno che di Leonardo da Vinci (vi è il tentativo di Piero, assolutamente innovativo, di applicazione di notazioni algebriche alla geometria) ed ha impresso figurativamente le sue nozioni musicali nella “Natvità”, opera tarda che è risultata un concentrato di rimandi geografici, astronomici e musicali. Non mancheranno poi novità sul ciclo di affreschi aretino della “Leggenda della vera Croce”, del dipinto del “Battesimo”, della “Pala di Brera” e della “Flagellazione”. Insomma una sfilata di grandi acquisizioni storiche che dovranno entrare nella storia dell'arte universale.

Seguiranno la presentazione di un libro di racconti in giallo di Roberto Giacinti venerdì 7 e un bellissimo pomeriggio con Jorge Lujan sabato 8 febbraio.

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