Cugini La Bufala 2Caso don Barigazzi in tv: purtroppo “è la Rai”

Nel guazzabuglio televisivo di persone scomparse 20 anni fa, due minuti prima di andare in onda, uscite di casa per le sigarette e già rientrate, al secolo la trasmissione di Rai Tre “Chi l’ha visto”, è finito l’altra sera ahinoi anche il drammatico caso dell’uccisione del parroco di Montericco don Amos Barigazzi, avvenuto la sera del 17 ottobre del 1990. Caso tuttora irrisolto e sui cui sono stati versati fiumi di inchiostro giornalistici, ivi compresi anche alcuni libri d’indagine. Caso che da subito, per la complessità della situazione e della personalità della vittima, il prete ucciso appunto, portò gli inquirenti a battere molte piste.

Di recente il sostituto procuratore Maria Rita Pantanti ha riaperto il fascicolo e la polizia scientifica di Roma è salita in forze sulle colline di Albinea per raccogliere “nuovi” elementi. Questa circostanza, assieme al recente libro del giornalista Rai Luca Ponzi, sono i reali motivi dell’ospitata notturna del caso reggiano. Nessun altro motivo, se non materiale televisivo fresco, vagamente suggestivo e in abbondanza e il marchettone libresco da ammannire al collega.

Nel corso della trasmissione infatti (durante la quale, tra una scomparsa e l’altra, è addirittura saltato fuori il flauto di Emanuela Orlandi) nessun elemento nuovo è emerso, anzi per certi versi la storia è stata vagamente banalizzata. La presunta omosessualità di don Barigazzi, i suoi diari “segreti” quali casus belli tra la Chiesa e la Procura, la storia dell’ex internato che mette incinta la parrocchiana modello promessa sposa all’ex chierichetto, sono tutte vicende arcinote da decenni. Su cui, si badi bene, non è da escludersi che si stiano muovendo gli inquirenti ma che non hanno apportato alcunché sul piano delle investigazioni né dell’analisi giornalistica.

Certo, la funzione di “Chi l’ha visto” non è quella di risolvere i “cold case” bensì di spettacolizzare vicende trite e ritrite magari alla vigilia della riapertura di un caso o di una sentenza e passate un po’ nel dimenticatoio dell’opinione pubblica, abituata a un tritacarne mediatico cui purtroppo si prestano sempre più anche legali, poliziotti e pm. Il caso don Barigazzi è stato infilato lì, mentre già scorrevano i titoli di coda, a mo’ di chiusura “ad effetto”. Come le profetiche parole finali nel servizio: “…la soluzione è più vicina”. Non abbiamo motivi di dubitare. Ma sarà per un colpo di reni investigativo non certo per l’apporto giornalistico della trasmissione Rai.

Total
0
Condivisioni
Prec.
CMR Edile, cassa integrazione per tutti i 125 lavoratori

CMR Edile, cassa integrazione per tutti i 125 lavoratori

Il piano di intervento complessivo prevede un consistente adeguamento

Succ.
FotoStoryNon smette di piovere, è emergenza in tutta la provincia

FotoStoryNon smette di piovere, è emergenza in tutta la provincia

Allagato il canile comunale di Villa Cella

You May Also Like
Total
0
Condividi