Il fuoco sicuro non esiste: lo ricordano i carabinieri nel loro lungo elenco alla cittadinanza per evitare al massimo i rischi da ultimo dell’anno. E comunque l’uso di quelli clandestini, è sempre bene ricordarlo, comporta reato. Ma quest’anno oltre alle tradizionali raccomandazioni, si è andati ben oltre. Per esempio il comune di Cavriago ha emanato un’ordinanza che vieta l’utilizzo di fuochi d’artificio, mortaretti, prodotti pirotecnici e artifici esplodenti in genere anche se liberamente venduti dal 29 dicembre al 6 gennaio all’insegna dello slogan Capodanno sicuro e in allegria. Un duro colpo per i maniaci del petardo e affini, col 2013 che ha regalato loro nuove diavolerie esplosive ispirate al clima calcistico napoletano.
Alla crociata contro i botti, cui presto potrebbero prendere parte altri comuni di casa nostra, si uniscono come sempre le associazioni animaliste e ambientaliste Amici della terra e Wwf. Che ricordano come i fuochi artificiali siano causa di morte, ferimenti e traumi vari per cani, gatti, uccelli e altri animali domestici. “Non utilizzare i botti – scrivono le associazioni – sarà un segno di civiltà e sensibilità anche nei confronti degli operatori che il primo dell’anno devono intervenire per interventi di soccorso di animali rifugiatisi in ogni dove”. Capodanno senza botti e, in alcuni casi, senza nemmeno la festa, all’insegna dell’austerity più letterale.
Alcuni comuni, come Castellarano, hanno organizzato, senza spesa per i contribuenti, un momento di divertimento allo scoccare della mezzanotte tra il 31 e l’1, altri invece, come il comune capoluogo di Reggio Emilia hanno deciso di non organizzare niente. Chi si vuol divertire ed è rimasto a casa, veda di arrangiarsi