Crisi Condotte, le controllate Inso e Sof vanno allo sciopero

Firenze Da svariati mesi ormai INSO S.p.A. e SOF S.p.A., società che si occupano di ingegneria, costruzioni e servizi prevalentemente rivolti al settore della sanità, stanno vivendo una situazione di crescente criticità ed incertezza riguardante il proprio futuro, in relazione alla complessa situazione della capogruppo Condotte. Per sensibilizzare tutti sulla necessità di aprire un apposito tavolo di discussione al Mise sulle due società, le RSU di Inso e SOF dichiarano 3 ore di sciopero per il giorno 15 novembre 2018 dalle 10.00 alle 13.00 con presidio sotto la sede di Inso e SOF, in via Giovanni del Pian dei Carpini ed in via Panciatichi.

“Inso e Sof sono due eccellenze, aziende sane e con prospettive di crescita ulteriore, le vicende della controllante Condotte Spa, sottoposta ad amministrazione straordinaria, non devono condizionarne il futuro”. E’ questo che il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, scriverà al ministro dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, chiedendo al governo un’attenzione particolare per le due società toscane. Lo ha annunciato il consigliere del presidente Rossi per il lavoro, Gianfranco Simoncini, al termine dell’incontro che si è svolto ieri, 13 Novembre 2018, a Palazzo Strozzi Sacrati, presenti l’assessore allo sviluppo economico del Comune di Firenze, Federico Gianassi, l’amministratore unico di Inso, Gianluca Lucisano, e presidente e amministratore delegato di Sof, Carlo Viegi e Luca Giancaterino.

“INSO- spiegano Antonio Messina ( FIOM CGIL) e Marco Vitali ( FILCA CISL) –  non può essere concepita esclusivamente come uno strumento  funzionale alla azioni intraprese nell’ambito della procedura di amministrazione straordinaria della Controllante, perché questa Azienda, prima di essere un asset di Condotte, è una storica e territorialmente radicata realtà produttiva unitaria, costituita da persone che con la loro professionalità ne determinano il valore peculiare. Il know how industriale sviluppato da INSO negli anni è costituito esclusivamente dall’integrazione delle competenze che le  persone, a livelli e qualifiche diverse, hanno saputo accrescere in un clima di totale collaborazione ed unità”.

“Ricordiamo- precisano i sindacalisti Messina e Vitali – che INSO, assieme alla controllata SOF, garantisce l’occupazione di oltre 600 persone, di cui oltre 260 solo in Toscana (destinate ad aumentare alla luce delle recenti aggiudicazioni), oltre all’indotto stimabile, globalmente fra tutti i cantieri italiani ed esteri attivi, in circa 2500 persone.

Appare evidente pertanto che, per non danneggiare ulteriormente questa Azienda ed i suoi lavoratori, nonché l’indotto, i clienti e gli utenti della sanità pubblica, occorre ricevere con urgenza quel riscontro che fino ad ora è mancato in merito al futuro di questa Azienda, nel rispetto dell’occupazione e della sua territorialità”.

“Ci risulta- concludono Antonio Messina e Marco Vitali- pervenuta in questi ultimi giorni almeno una manifestazione di interesse vincolante (Binding Offer) per l’acquisizione di INSO e SOF da parte di investitori strategici, sia industriali che finanziari, ma continuiamo a non avere indicazioni da parte dell’attuale Amministratore Unico o dalla Controllante”.

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