Firenze – Le osservazioni di Filippo Nogarin, sindaco di Livorno, sulla firma di questo pomeriggio relativa all’accordo di programma sulla crisi complessa dell’area livornese. L’incontro alle ore 14, presso la presidenza della Regione Toscana a Palazzo Strozzi Sacrati, vede la partecipazione, per il Governo centrale, dello stesso Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
“Sarò a Firenze per la firma dell’accordo di crisi complessa dell’area livornese.
Dà da pensare come il sindaco del comune capoluogo sia stato avvisato di questo appuntamento solamente la sera prima, ma quello che stride ancor di più è che un percorso, iniziato al Ministero dello Sviluppo economico a Roma, non soltanto veda la sua conclusione a Firenze in piena campagna elettorale regionale ma che per la prima volta veda protagonista il premier Renzi.
Dei 200 milioni di euro che erano stati ventilati da parte del Governo alla fine sono stati stanziati soltanto 50 per la realizzazione della Darsena Europa: la montagna ha partorito un topolino. Del resto noi l’abbiamo sempre sostenuto che la pioggia di milioni di euro, paventata da Rossi fosse una bufala, non finalizzata al reale rilancio occupazionale ma alla sua campagna elettorale.
Ritengo il porto sicuramente un volano fondamentale per lo sviluppo ma crediamo che serva, ancor di più, stimolare lo start up di imprese innovative per rigenerare il tessuto produttivo perché la crisi dell’area livornese sia più industriale che logistica. La crisi è soprattutto occupazionale: in più occasioni ho espresso la mia preoccupazione per le lavoratrici ed i lavoratori che nei prossimi mesi vedranno terminare gli ammortizzatori sociali”.
Giacomo Giannarelli, candidato portavoce presidente del Movimento 5 Stelle per la Regione Toscana, accompagnerà Filippo Nogarin in questa occasione e commenta
“Questo accordo racconta da una parte la drammatica situazione in cui versa la costa toscana che ci rende unica regione italiana con 3 aree di crisi complessa (Livorno, Piombino e Massa Carrara) e dall’altra l’assenza di visione da parte di questo PD che prima proclama grandi investimenti in una grande opera come la Darsena Europa e poi davanti alle carte si scopre a chiedere mutui, a ridurre – bene per noi – la portata dell’infrastruttura, rivelando così la sua pochezza con queste sceneggiate elettoralistiche. I Toscani abbiano memoria.
“Per Livorno come per la Toscana serve una visione di sviluppo, inclusiva, duratura e sostenibile – prosegue Giannarelli – . Noi la sosteniamo attraverso un recupero della centralità dell’Università come propulsore di piccole imprese ad alto livello di innovazione, da mettere in rete tra loro e supportare senza chiedere nulla in cambio se non il loro attaccamento al territorio, cui mai nessuno di noi chiederà assunzioni pilotate in cambio, come invece ha fatto e continua a fare questo partito clientelare”